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    Toromania: Juric è un sergente di ferro. Ora gli servono i soldati

    Toromania: Juric è un sergente di ferro. Ora gli servono i soldati

    • Andrea Piva
    Che Ivan Juric fosse una sorta di sergente di ferro era noto ma in pochi tra i calciatori del Torino sapevano esattamente cosa volesse dire lavorare con lui. Sono basti pochi allenamenti e un giorno di ritiro perché tutti lo capissero. Urla e incitamenti continui per tirare fuori il massimo da ogni calciatore. Guai ad abbassare il ritmo o calare l'intensità degli esercizi: Juric è sempre vigile e pronto a riprendere chiunque faccia scendere i giri del motore anche solo per un attimo. 

    L'allenatore sanguigno in genere piace (e molto) ai tifosi granata, non a caso a molti è rimasto nel cuore Sinisa Mihajlovic, nonostante un gioco e dei risultati non proprio eccezionali. Da questo punto di vista Ivan Juric è una garanzia: di grinta ne ha da vendere e con lui, probabilmente anche più che con l’allenatore serbo attualmente al Bologna, nel momento dell’allenamento non si scherza. Basterà perché non si ripetano campionati come gli ultimi due, con il Torino che è riuscito a salvarsi solamente alla fine? La risposta è no. Moreno Longo e Davide Nicola, i due tecnici che hanno portato i granata alle ultime due salvezza, a grinta e determinazione non erano secondi a nessuno. 

    Juric ha certamente iniziato il suo lavoro nel migliore dei modi e ha tutte le carte in regola per poter regalare soddisfazioni ai tifosi (le ultime due stagioni con l’Hellas Verona lo dimostrano), ma serviranno anche i rinforzi adeguati per la sua idea di calcio: senza soldati anche un sergente di ferro può fare molto poco.

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