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    Toromania: in area bisogna buttarsi. È la lezione che arriva da Monza

    Toromania: in area bisogna buttarsi. È la lezione che arriva da Monza

    • Andrea Piva
    Se volete il rigore, buttatevi: il messaggio che arriva chiaro e tondo da Monza è questo. Sarà antisportivo e scorretto ma è quello che l’arbitraggio di Doveri ha lasciato trasparire. Nel primo tempo non ci ha pensato due volte ad annullare il gol di Rodriguez per un presunto fallo di Zapata su Caldirola, peccato che il difensore si lasci cadere non appena si sente sfiorato da una mano, senza che ci sia alcun contatto tra le gambe. Al 94’, invece, ha sorvolato sullo sgambetto di Gargliardini ai danni di Lazaro perché l’austriaco, anziché franare al suolo, si è mantenuto in qualche modo in piedi anche se non ha più potuto calciare il pallone proprio perché irregolarmente ostacolato. Chiunque rivedendo le immagini si è reso conto che se Lazaro fosse caduto sarebbe stato fischiato il rigore. 

    Ma bisogna allora accentuare all’inverosimile i colpi subiti, fare sceneggiate da attore navigato, per vedersi fischiare un fallo subito? A quanto pare sì. Al Torino non lo si è ancora imparato, anche se dieci giorni fa era accaduta la stessa cosa, nei tempi supplementari della partita di Coppa Italia contro il Frosinone: Seck ha provato a restare in piedi, perdendo l’equilibrio in un secondo momento, dopo un fallo subito in area e, dopo revisione al Var, l’arbitro decise di non assegnare il rigore. Non ci si lamenti quando al primo mini contatto si vede un calciatore cadere a terra, è quello che a quanto pare vogliono gli arbitri: il gol annullato a Rodriguez e il rigore non fischiato a Lazaro in Monza-Torino ne sono la prova. 

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