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    Toromania: il Wolverhampton non è il Real Madrid, ma per batterlo servono rinforzi

    Toromania: il Wolverhampton non è il Real Madrid, ma per batterlo servono rinforzi

    • Andrea Piva
    Poteva andare peggio di così il sorteggio dei playoff di Europa League? Forse, ma certamente poteva andare anche decisamente meglio. Il Wolverhampton, probabile avversario del Torino in caso di passaggio del turno contro lo Shakhtyor Soligorsk (e contemporanea vittoria degli inglesi contro il Pyunik), è un avversario tosto, con giocatori dalla grande esperienza nelle competizioni europee come Rui Patricio e Joao Moutinho, ma anche giovani che si sono già affermati come Ruben Neves o Patrick Cutrone. Quella allenata da Nuno Espirito Santo è una squadra di qualità certamente superiore al Debrecen o alla compagine bielorussa che i granata affronteranno nel terzo turno.

    Toccherà allora a Urbano Cairo e Massimo Bava, oltre che a Walter Mazzarri, preparare al meglio il Torino per l’eventuale doppio impegno contro gli inglesi (usare il condizionare è d’obbligo considerato che nel calcio non c’è nulla di scontato). Quella granata è l’unica società di serie A a non aver ancora portato a termine nessun acquisto in questa finestra di mercato: un fatto più unico che raro, considerato che siamo ad agosto inoltrato e fra poco più di tre settimane la sessione di calciomercato si concluderà. 

    Certo, nessuno è stato venduto (l’unica partenza è quella del portiere di riserva Salvador Ichazo) ma servono anche dei nuovi innesti per rinforzare una squadra che ha chiuso lo scorso campionato al settimo posto. Da qui alla fine del mercato qualcuno arriverà, ma il possibile doppio incontro con il Wolverhampton (andata il 22 agosto, ritorno il 29) deve ora far spingere il piede sull’accertare al ds Bava: volti e piedi (buoni) nuovi servono al più presto. Magari quelli di Simone Verdi, che è diventato ormai il protagonista di una telenovela più che di una trattativa. 

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