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Toromania: il Torino made in Croazia dà spettacolo. E aveva ragione Juric: mancava qualità
Negli ultimi due anni, pur con tutte le difficoltà, ci sono state belle partite ma un Torino capace di dominare in lungo e in largo un avversario, come fatto ieri sera, si fa davvero fatica a ricordarlo. Il Toro made in Croazia piace e convince ma guai a esaltarsi troppo: ora è il momento dell’equilibrio, del mantenere i piedi per terra perché la stagione è ancora molto lunga e le insidie sono dietro l’angolo (a proposito, l’infortunio di Praet proprio non ci voleva). Si può però gioire per una vittoria convincente dopo 90 minuti di puro dominio e si può gioire anche per l’arrivo di Ivan Juric che un merito già ce l’ha: ha aperto gli occhi a chi negli scorsi anni non vedeva le lacune tecniche della squadra, chi vedeva in Rincon un perfetto regista. Nella conferenza stampa della vigilia l’allenatore era stato chiaro: “I problemi del Torino degli scorsi anni non erano di testa, ma mancava qualità”. Con Pobega, Praet, Pjaca e Brekalo (a cui si può aggiungere Mandragora, voluto fortemente da Nicola lo scorsi gennaio) la qualità c’è e i risultati si vedono. L’opera non è però finita: questa squadra può ancora essere migliorata.