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    Toromania: il silenzio di Juric vale più di 1.000 parole

    Toromania: il silenzio di Juric vale più di 1.000 parole

    • Andrea Piva
    Il silenzio che fa rumore, le assenze che si fanno più notare delle presenze nonostante un 3-0. Ciò che colpisce più di ogni altra cosa in Torino-Palermo è quello che non c’è stato, nonostante quanto di buono ci sia invece stato sul prato dell’Olimpico Grande Torino. Non c’è stata, per esempio, la conferenza stampa di Ivan Juric, che in sala stampa è stato sostituito dal suo vice, il molto più pacato Matteo Paro: non parla in pubblico dallo scorso maggio il tecnico croato, da dopo l’ultima giornata di campionato contro la Roma. Tre mesi di silenzio assordante che evidenziano ancora di più il malcontento per il mercato, per una squadra ancora ben diversa da quella che sperava di allenare e che forse gli era stata promessa. 

    Non vuole disperdere energie in discussioni - ha spiegato Paro, riferendosi all’assenza dell’allenatore - sul mercato tutti sanno di cosa abbiamo bisogno, abbiamo perso otto giocatori importanti e vanno sostituiti”. Ecco allora che dalle garbate parole del tecnico in seconda prende voce il pensiero di Juric, la sua delusione e la scelta di non presentarsi in conferenza stampa forse per non lasciarsi scappare qualche altra bordata verso la società (dopo che già quel famoso video della lite in Austria ha raccolto l’amarezza e la rabbia del croato). 

    Quella di Juric in conferenza stampa non è stata però l’unica assenza, ce ne sono state altre sei che non sono passate inosservate: quelle di Zaza, Verdi, Millico, Edera, Horvath e soprattutto Izzo. Non sono stati neppure convocati è la motivazione è una sola: scelta tecnica. Non rientrano più nel progetto, Juric lo ha voluto comunicare espressamente non convocandoli per la prima partita della stagione. A volte le parole non servono, bastano i fatti. Come in questo caso. 

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