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Toromania: il caso Petrachi e la vicenda Milan-Uefa bloccano il Toro
Se su questa seconda vicenda al Toro non resta altro che il ruolo dello spettatore interessato, nella prima invece è tutto nelle mani del presidente Urbano Cairo. Gianluca Petrachi ha già presentato le proprie dimissioni, ancora prima che il campionato finisse, ma queste non sono state accettate. E ha anche cominciato da diverso tempo a lavorare per la Roma. Ha provato a negarlo finché ha potuto il ds, fino a quanto le telecamere di diverse giornali lo hanno beccato all’aeroporto di Fiumicino in compagnia di altri dirigenti giallorossi mentre tornava dall’incontro a Madrid per sbloccare la situazione Paulo Fonseca. Da quel momento il dirigente si è rintanato ancora di più nel proprio silenzio mediatico cercando, insieme alla Roma, di liberarsi dal contratto ancora esistente con il Torino.
Cairo vuole un indennizzo dalla Roma, che sia in denaro o che sia il cartellino di uno dei gioielli della Primavera giallorossa (Gianmcaro Cangiano è il sogno dei granata): il presidente del Torino non ha alcuna intenzione di elargire favori al direttore sportivo ed è pronto a dare battaglia fino all’ultimo per cercare di guadagnarci da questa situazione. Nel frattempo, però, restano i tanti punti interrogativi di quest’estate, resta un mercato ancora bloccato. Il Torino attende pazientemente delle risposte, dalla Roma e dall’Uefa, ma non potrà restare inerme ancora per molto tempo.