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    Toromania: ha ragione Cairo, il nuovo protocollo è assurdo

    Toromania: ha ragione Cairo, il nuovo protocollo è assurdo

    • Andrea Piva
    Ci risiamo. Come l’anno scorso contro la Lazio, anche ieri è andata in scena la non partita, con i giocatori del Torino che da casa guardavano in TV quelli dell’Atalanta allenarsi al Gewiss Stadium mentre l’arbitro ha dovuto attendere fino al 45’ per decretare quello che dal giorno prima era noto a tutti: che la partita non si sarebbe giocata in quanto i granata si trovavano tutti in quarantena. Ora partirà il gara ed evitabile iter burocratico che porterà a rigiocare, chissà quando, la partita: ma non sarebbe stato meglio rinviarla immediatamente dopo aver preso atto della decisione dell’Asl?

    No per il Consiglio di Lega che, mentre a Bergamo, Salerno, Bologna e Firenze andavano in scena inutili passerelle di una delle squadre, annunciava il nuovo protocollo che, pur di far giocare sempre e comunque le partite secondo il calendario previsto impone le squadre di scendere in campo anche con tutti i Primavera. Stando al protocollo, essendo Juric e tutti i suoi giocatori in quarantena fino a lunedì, domenica contro la Fiorentina il Torino dovrebbe schierare quella stessa formazione Primavera che, proprio per la Lega, sabato non potrà giocare il derby del proprio campionato con la Juventus per via del Covid (tutta la giornata di campionato è stata rinviata proprio dalla Lega serie A). 

    Ma perché allora non rinviare direttamente le partite come avviene in Premier League allo scoppio di un focolaio di Covid all’interno dello spogliatoio? Perché fare la guerra alle Asl anziché cercare soluzioni in una situazione d’emergenza che dura ormai da due anni? Ha ragione Urbano Cairo a lamentarsi dell’assurdità del nuovo protocollo. 

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