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  • Toromania: guai a parlare di Europa! Parola bandita in casa granata

    Toromania: guai a parlare di Europa! Parola bandita in casa granata

    • Andrea Piva
    Europa. Una parola bandita, vietata, che in casa Torino sembra far tremare i polsi. Una parola tanto utilizzata nelle scorse due stagioni da Sinisa Mihajlovic, ma anche dal presidente Urbano Cairo, che ora sembra quasi far paura. Timore che quell'obiettivo, se fissato, possa per l'ennesima volta sfumare e alimentare la delusione, la frustrazione e la rabbia di una piazza che sembra essere sempre più indifferente alle vicenda della squadra granata. Una piazza che andrebbe riconquistata, non solo con i risultati, ma anche con tutte quelle cose che nella storia sono sempre state da Toro. Come il Filadelfia aperto, ad esempio, e non blindato. 

    Anche se viene non pronunciata dal presidente Cairo e da tutti i tesserati del Torino, di Europa ne parlano i tifosi, che non vedono altro obiettivo minimo possibile per la squadra granata, gli addetti ai lavori e anche Gian Piero Ventura. Sì, proprio l'allenatore che quando sedeva sulla panchina granata appariva allergico più di chiunque altro a fissare obiettivi ambiziosi, ora scommette su un Torino in Europa. Forse ha ragione l'ex ct, nonostante un mercato che ancora non è decollato, nel quale sono arrivati un terzo portiere, tre scommesse dall'esterno (di cui una, Vitalie Damascan, rinforzerà la Primavera) e il solo Armando Izzo a dare certezze, il Torino di Walter Mazzarri dà l'impressione di potersela giocare praticamente alla pari con la Fiorentina, la Sampdoria, l'Atalanta e eventuali outsider per il settimo posto, l'ultimo valido per la qualificazione alla prossima Europa League. 

    Pur essendo vietato, il termine Europa è però nelle teste di Walter Mazzarri e dei suoi giocatori. Forse non è un'ossessione come lo era dodici mesi fa di questi tempi, ma è ciò a cui tutti aspirano. O, almeno, questo è quello che tutti si augurano.

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