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Toromania: grazie Longo, ora si può tornare a respirare
Dopo il lockdown, pur con una rosa ridotta all’osso e i pochi cambi possibili nelle tante partite ravvicinate, il Torino ha conquistato vittorie pesanti negli scontri diretti contro Udinese, Brescia e Genoa che, a cinque giornate dalla fine, lo hanno portato a otto punti dal terzultimo posto con due squadre, Udinese e Genoa, a far da cuscinetto tra sé e il Lecce. In questa missione Longo aveva più da perdere che da guadagnare ma è riuscito a ricompattare il gruppo, motivarlo, far crescere i singoli giocatori: Meité, spesso criticato in precedenza, non lo avevamo mai visto avere questa continuità di rendimento, Bremer è cresciuto di partita in partita, Belotti è in una condizione stratosferica e nemmeno nell’anno dei 26 gol aveva avuto lo stesso rendimento di queste partite. Non è un caso che siano sette gare di fila che va a segno.
Moreno Longo (ma anche il suo staff) non può che essere ringraziato per quanto fatto finora. Salverà il Torino e poi probabilmente dovrà cercarsi una nuova squadra. A meno che Cairo e Vagnati non decidano di puntare su di lui anche per il futuro, di inaugurare con Longo il nuovo ciclo granata. Lo meriterebbe.