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  • Toromania: Glik va ripreso, le ministre riscaldate a volte sono le più buone

    Toromania: Glik va ripreso, le ministre riscaldate a volte sono le più buone

    • Andrea Piva
    Spesso si dice che le minestre riscaldate non sono buone. Sia che si parli di amore, che di cucina o di calcio, non sempre però questo corrisponde a verità: anzi, capita a volte che la minestra riscaldata sia più buona di quella appena preparata. Se poi la pietanza in questione si chiama Kamil Glik, allora è il caso di scaldarla di nuovo e servirla a tavola con il sorriso sulle labbra.

    Quello del coriaceo difensore polacco è al momento uno dei nomi più gettonati per il Torino del prossimo futuro, la squadra che i tifosi (per lo meno i più ottimisti) sperano possa finalmente fare quel salto di qualità atteso da tanti, troppi, anni. Glik è uno dei giocatori che più è entrato nel cuore del popolo granata, non solo per le sue qualità tecniche ma anche per il temperamento, la grinta e quel modo di giocare da calciatore anni '70, è stato inoltre il primo capitano straniero a leggere i nomi degli Invincibili il 4 maggio a Superga: non c'è un tifoso del Torino che non lo rivorrebbe al centro della difesa granata, magari al fianco di Nicolas N'Koulou e anche di Lyanco in un'ipotetica linea a tre. Con questo schieramento sarebbe certamente molto difficile per gli attaccanti avversari passare e trovare spazi nei pressi dell'area di rigore. 

    Con Glik il Torino non acquisterebbe solamente un signor difensore, ma anche un uomo di carisma che in Francia ha imparato pure a vincere (il suo Monaco è campione in carica in Ligue 1) e ha accumulato una notevole esperienza europea, basti pensare che la scorsa stagione l'avventura dei monegaschi in Champions League è andata avanti fino alla semifinale. Le minestre riscaldate a volte sono le più buone, nel caso di Kamil Glik sarebbe certamente così.

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