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    Toromania: giù le mani da Zappacosta

    Toromania: giù le mani da Zappacosta

    • Andrea Piva
    Prima la Fiorentina, ora, con maggiore insistenza, il Sassuolo: alla porta di Davide Zappacosta inizia a esserci la fila di pretendenti. Questo perché il terzino è giovane, ha dimostrato di avere ottime qualità, ha ampi margini di miglioramento e può giocare indistintamente in una difesa a quattro o a cinque. E se, nonostante una stagione in cui ha passato più tempo in panchina piuttosto che in campo, Conte lo ha voluto comunque inserire nella lista dei preconvocati per gli Europei, facendolo restare fino all'ultimo in ritiro come riserva dei 23, un motivo ci sarà. Tutte queste ragioni che stanno spingendo varie squadra a trattare Zappacosta devono spingere anche il Torino a non venderlo.

    De Silvestri, il candidato principale alla sostituzione dell'ex atalantino, è sicuramente un altro terzino dall'indubbio valore, un giocatore capace di fare bene sia la fase difensiva che quella offensiva. Ha già lavorato con Mihajlovic alla Sampdoria giocando una stagione ad altissimi livelli, questo è sicuramente un punto a suo favore, rispetto a Zappacosta ha però molti meno margini di crescita, considerata anche l'eta: 24 anni il granata, 28 il blucerchiato.Vendere Zappacosta e prendere De Silvestri sarebbe dunque un'operazione non conveniente nel lungo periodo: l'attuale numero 7, oltre a offrire anche lui garanzie per il presente come il sampdoriano, può migliorare ancora molto. Neanche a livello economico infatti la cessione di Zappacosta potrebbe essere vantaggiosa: se nel prossimo campionato dovesse essere titolare nel Torino, cosa più che possibile considerando che anche Peres è tra i possibili partenti, il valore del suo cartellino potrebbe lievitare ulteriormente.

    Zappacosta va quindi tenuto. Dopo D'Ambrosio, Darmian e Peres il Torino nella scorsa estate era riuscito ad accaparrarsi un altro giovane terzino destro di grande qualità, lasciarlo partire dopo soli dodici mesi a fronte di un'offerta neanche paragonabile a quella del Machester United per l'Azzurro o alla cifra richiesta per il brasiliano, sarebbe un delitto che il Toro non dovrebbe commettere.

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