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Toromania: giù le mani da Longo, non è lui il problema di questo Toro
Il settimo posto della passata stagione ha illuso molti, ha fatto pensare che squadra fosse realmente all’altezza, a livello di qualità, delle prime della classifica. Tolti alcuni giocatori (come Sirigu, Belotti, Nkoulou, Ansaldi) questa squadra non è invece paragonabile, in termini di qualità, a quelle che lottano per l’Europa. In estate non è stata rinforzata da chi avrebbe dovuto farlo, a gennaio è stata addirittura indebolita con la cessione di Falque. Non è certo una squadra da retrocessione - semmai è da metà classifica - ma le proprie fragilità e debolezze la stanno ora facendo lottare con fatica per la salvezza.
Non è colpa di Longo, come non lo era di Mazzarri, se si fatica a fare due passaggi di fila, se raramente i cross sono ben registrati, se gli scambi di prima non vanno quasi mai a buon fine. Manca qualità, soprattutto a centrocampo: un difetto questo evidenziato più volte da tifosi e giornalisti, ma che in sede di mercato non è mai stato notato. Alla squadra manca poi la tranquillità e in questo caso dovrà essere bravo proprio Longo a infonderla. Siamo nelle sue mani e possiamo essere sereni riguardo al futuro perché è un tecnico all’altezza del compito che è stato chiamato a portare a termine.