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    Toromania: fischi o applausi per Belotti? Sarà strano vederlo da avversario

    Toromania: fischi o applausi per Belotti? Sarà strano vederlo da avversario

    • Andrea Piva
    Chissà cosa proverà domani sera Andrea Belotti quando entrerà allo stadio Grande Torino per la prima volta da avversario dopo sette anni trascorsi con la maglia granata addosso, cinque e mezzo con la fascia da capitano al braccio. Chissà anche come verrà accolto dalla Maratona e dal resto dello stadio. La tifoseria granata è spaccata riguardo al Gallo: chi è ancora grato per quelle tante belle prestazioni e le molte reti segnate, chi invece è arrabbiato e deluso per come ha se ne è andato, in silenzio, senza neanche un saluto o un cenno verso tutti coloro che per anni lo hanno sostenuto. 

    A incrinare ulteriormente il rapporto c’è poi stato quel rigore che si è preso la briga di battere all’andata, nonostante non sia lui il rigorista della Roma, che ha dato l’impressione che Belotti avesse una voglia matte di segnare proprio al Torino. Va detto: il Gallo ha scelto il modo peggiore di tutti per congedarsi dai suoi vecchi tifosi, di chi è sempre stato dalla sua parte e per anni lo ha riempito di amore. Più che comprensibile chi, pur comprendendo e condividendo la scelta dell’attaccante di cambiare aria e inseguire le proprie ambizioni, domani non avrà voglia di spellarsi le mani dagli applausi quando Belotti entrerà in campo. Ma quanto ha fatto nei sette anni che ha vestito e onorato al meglio la maglia del Toro non può essere affatto dimenticato. Certo è che farà un effetto molto strano vedere Belotti da avversario al Grande Torino

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