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Toromania: finisce sempre così. Il derby è la partita della vita... ma per la Juve
Anche la peggior Juventus degli ultimi anni come quella vista ieri sera, che in fase difensiva concedeva praterie ai giocatori del Torino, con Cristiano Ronaldo che non è mai stato in grado di saltare Singo (uno che fino all’anno scorso giocava nel campionato Primavera), è riuscita a portare a casa i tre punti ribaltando l’iniziale svantaggio. “Abbiamo perso per dei dettagli” ha spiegato Marco Giampaolo a fine partita. Ma non sono semplici dettagli: per tutto il secondo tempo la sua squadra non abbia superato la linea di centrocampo, le sostituzioni sono arrivate solamente dopo il 2-1 di Bonucci (l’unico cambio fatto in precedenza è stato Lukic per Zaza) e il Toro ha subito due gol fotocopia con gli avversari lasciati liberi di colpire di testa a centro area.
Il Torino anche ieri, come successo in tutte le partite di questa stagione, a un certo punto ha staccato la spina, si è impaurito, è andato in balia degli avversari. Giampaolo in questi mesi ha più volte mescolato le carte, rinnegando il suo 4-3-1-2 per un 3-5-2 che sembra più adatto alle caratteristiche dei suoi giocatori (e questo è certamente un punto a suo favore) ma non è riuscito a risolvere i problemi della sua squadra. Problemi che sono a livello di testa e non di gambe, secondo quanto più volte dichiarato Giampaolo. Problemi che puntualmente emergono nei derby, in quella che è la "partita della vita". Ma per la Juventus.