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    Toromania: Edera va ceduto, meglio il prestito in B che la panchina al Toro

    Toromania: Edera va ceduto, meglio il prestito in B che la panchina al Toro

    • Andrea Piva
    Edera non lo conoscevo, mi ha sorpreso molto. Lo guarderò con attenzione”. A pronunciare queste parole è stato, negli scorsi giorni, Sinisa Mihajlovic: una bella soddisfazione per Simone Edera che ora può sperare di vestire la maglia granata anche in serie A, dopo averla già indossato in tutte le formazioni giovanili. L'attaccante classe 1997 da oggi si allenerà in Austria insieme a Belotti, Baselli, Zappacosta, Sirigu, Ljajic, Falque e gli altri big del Torino con l'obiettivo di convincere definitivamente Mihajlovic. Per Edera può quindi avverarsi il sogno di ogni bambino che inizia a tirare calci ad un pallone: vestire la maglia di una squadra professionista (in questo caso proprio quella della sua città) nel Settore giovanile ed arrivare ad indossarla anche in serie A. Un sogno anche per i tifosi, specialmente per quelli granata che con la formazione Primavera hanno sempre avuto un legame particolare (lo dimostrano il gran numero di spettatori che si registrano ad ogni partita): loro, a differenza di Mihajlovic, Edera lo conoscevano già. Impossibile dimenticare quel rigore che ha consegnato lo scudetto alla squadra di Moreno Longo nel 2015. 

    Andando però forse controccorente, più che augurarsi una conferma di Edera al momento per l'attaccante sarebbe probabilmente una soluzione migliore quella del prestito, magari in serie B. Non si vuole in questa sede spezzare il sogno del calciatore, né sminuirne le doti tecniche, ma in caso di permanenza il rischio più che concreto è quello di un ripetersi di un caso Aramu. Il trequartista classe 1995 la scorsa estate fu confermato da Mihajlovic, ma il campo lo vide solo per un tempo contro il Pescara. Considerati i giocatori che compongono il reparto offensivo del Torino (da Ljajic a Falque, passando per Boyé e Berenguer) sembra essere difficile che in caso di permanenza Edera possa giocare con continuità. Meglio allora un prestito, già da inizio stagione.  Per continuare a crescere e ritagliarsi un giorni un ruolo da protagonista nel Toro (così come sta facendo Barreca) l'attaccante classe '97 ha bisogno di giocare.

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