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Toromania: è stato il mercato delle seconde scelte, ma di qualità. Manca però un portiere
Certo, non ci si può lamentare per quanto riguarda le qualità tecniche di Brekalo, anche se finora in campo è stato un po’ troppo incostante ma ha 23 anni (è molto più giovane rispetto a Messias) e importanti margini di miglioramento. Pobega ha poi tutto il potenziale per essere tra i protagonisti di questo campionato e fare un’altra grande stagione dopo quella allo Spezia (in questo caso a far storcere il naso, anche a Juric, è la formula del suo arrivo: prestito secco). Zima è invece una scommessa ma di quelle che una società come il Torino deve fare: è giovane, ha una discreta esperienza a livello internazionale e lo scorso anno è stato protagonista di un’ottima Europa League con lo Slavia Praga. Non saranno prime scelte, quindi, ma i giocatori arrivati per ritagliarsi uno spazio importante nel Torino (ai tre citati aggiungiamo anche Pjaca e Praet) convincono.
Ciò che convince meno è la scelta di non sostituire con un giocatore dello stesso livello un portiere come Sirigu. Il ciclo a Torino dell’estremo difensore campione d’Europa era giunto al capolinea, la cessione era diventata inevitabile, ma sarebbe servito un nuovo numero 1 affidabile, che avesse già dimostrato di poter essere titolare in serie A. Si è deciso invece di promuovere la sua riserva, Milinkovic-Savic, che certamente ha qualità fisiche importanti ed è bravo anche a giocare la palla con i piedi e ha impostare l’azione. Il portiere deve però anche parare e, finora, l’estremo difensore serbo non ha dimostrato di saperlo fare nel migliore dei modi.