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    Toromania: da Sirigu a Belotti, la base da cui ripartire. Anche senza Europa

    Toromania: da Sirigu a Belotti, la base da cui ripartire. Anche senza Europa

    • Andrea Piva
    Nemmeno nei peggiori incubi dei tifosi granata la corsa all’Europa del Torino si sarebbe fermata così. Nessuno (o quasi) si sarebbe mai potuto immaginare che la squadra di Mazzarri, spesso lodata per la tenuta difensiva, avrebbe potuto ricevere quattro sberle dalla terzultima (almeno fino alla vigilia della partita) della classifica. In pochi minuti Brighi, Di Lorenzo e Caputo, dopo che Falque aveva acciuffato l’1-1, hanno spazzato via ogni sogno europeo, hanno fatto riapparire vecchi fantasmi e riportato a galla quel senso di delusione che troppe volte ha accompagnato i finali di campionato del Torino. E ora che il sogno europeo è svanito, cosa accadrà?

    Già, perché dopo essersi ripresi dalle quattro pappine ricevute a Empoli arriverà il momento di capire cosa ne sarà di questa squadra, capace comunque di regalare forti emozioni e di far sognare i propri tifosi fino al penultimo appuntamento, di ottenere qualche piccolo record e che ha la possibilità di chiudere il campionato al settimo posto (che quest’anno, a differenza di quanto avvenuto nei precedenti, è stato reso vano in chiave Europa dalla vittoria della Lazio in Coppa Italia). Le basi per costruire qualcosa di solido in futuro sono state posate, ma Cairo dovrà resistere alla tentazione di smantellare tutto per ripartire da capo. Non sarà semplice, perché senza Europa potrebbe essere più complicato trattenere alcuni big, ma dovrà farlo il presidente granata per far finalmente compiere il definitivo salto di qualità alla propria squadra. 

    Sirigu, Nkoulou, Izzo, Ansaldi, Falque e Belotti sono i pilastri dal quale il Torino non si deve separare, De Silvestri, Rincon e Baselli gli altri elementi da confermare. Uomini, oltre che calciatori, che possono aiutare questa squadra a crescere. Ci sarebbe anche Moretti da inserire nell’elenco, ma il discorso in questo caso è differente visto che il difensore potrebbe decidere di dare l’addio al calcio giocato. “Anche senza Europa la nostra strategia per il futuro non cambia” ha assicurato Cairo. E allora al Torino non resta che ripartire da questi giocatori a cui ne andranno affiancati altri per far sì che quanto di buono fatto quest’anno non venga disperso e il 4-1 di Empoli sia di lezione. 

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