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Toromania: con la Roma è come una finale, peccato doverci arrivare con i cerotti
La Roma al momento è sesta in classifica con 30 punti, il Torino è nono a quota 27 e nelle prossime quattro giornate affronterà anche Inter e Napoli, ovvero terza e seconda forza del campionato: due impegni tutt’altro che abbordabili che rendono più che concreto il rischio di per Belotti e compagni di allontanarsi dalla parte nobile della classifica. A differenza di Inter e Napoli, la Roma è inoltre, classifica alla mano, una vera e propria concorrente del Torino: perdere o anche solo pareggiare all’Olimpico, dopo lo 0-1 casalingo dell’andata, permetterebbe ai giallorossi di avere il vantaggio degli scontri diretti a favore in caso di arrivo a pari punti in classifica a fine campionato. Anche per questo il Toro non può sbagliare la partita.
Peccato che la squadra di Walter Mazzarri sarà costretta a giocare la partita in piena emergenza a centrocampo: Meité è squalificato, Baselli e Lukic sono infortunati. L’unico mediano di ruolo disponibile è quindi Rincon. L’allenatore granata, così come il presidente Cairo, ha spesso parlato di una rosa da sfoltire ma è evidente che, dopo la partenza di Roberto Soriano, il Torino necessiti di un centrocampista in più: per una squadra che gioca quasi sempre con il 3-5-2 quattro centrocampisti centrali sono davvero troppo pochi. E’ un vero peccato che la formazione granata arrivi a una partita così importante incerottata e con Mazzarri costretto ad adattare i giocatori a ruoli diversi da quelli abituali.