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Toromania: con l'Atalanta è come una finale
Non è poi secondario l’aspetto della classifica: i granata avrebbero la possibilità di agganciare in classifica proprio i bergamaschi in piena zona Europa (potendo inoltre contare sul vantaggio negli scontri diretti, un aspetto tutt’altro che secondario in un campionato come questo in cui molte squadre sono raggruppate in pochi punti), i nerazzurri potrebbero invece scavare un solco profondo con una delle sue inseguitrici.
Non piace a tutti, spesso è macchinoso e prevedibile nell’impostare le azioni, fatica troppo nel segnare ma soprattutto nel costruire nitide occasioni da rete: il Toro di Walter Mazzarri, però, ha finora dimostrato di essere una squadra agguerrita, mai doma, in grado di far sudare anche le avversarie più forti. Pur con tutti i suoi limiti ha voglia di raggiungere traguardi importanti: la grinta e lo spirito di sacrificio (a volte persino eccessivo) del suo capitano, Andrea Belotti, ne sono la dimostrazione.
Per vincere contro l’Atalanta servirà il miglior Torino, quello che ha dimostrato di potersela giocare contro qualunque avversaria e che ha una voglia di tremendare di giocare nella prossima stagione anche al di fuori dei confini nazionali. Dopo avere sbagliato troppe volte negli ultimi anni le partite della possibile svolta, stavolta la formazione granata non può nuovamente fallire il proprio obiettivo.