Tranquillo, ma non troppo. Il Toro può 'prendersela comoda' contro il Napoli. Quella di sabato sera, scansiamo ogni equivoco, è una partita importante per i granata, ma non è la partita della vita. E' una partita da affrontare con la giusta serenità e tranquillità. Contro il Napoli, il Toro può giocare al meglio delle proprie possibilità proprio perché non c'è alcuna ansia da risultato incombente. 

La salvezza è lì, a un passo. Ambizioni di altro livello non ce ne sono, almeno per ora. C'è stata la sosta che, purtroppo, ha portato gli infortuni di Birsa e Brighi, due tra gli elementi migliori a disposizione di Ventura in questo momento: male, ma ci sarà qualcun altro a sostituirli, così come in questo Toro ci hanno abituati.

Non importa chi gioca, ma il gioco: ci sarà Vives o Basha al posto di Brighi? La risposta non è una priorità. Lo è invece giocare secondo il volere di Ventura, e senza alcuna pressione, ora che si può. Torino, è vero, è una piazza particolare: più difficile o no di altre, chi lo sa? Però è un dato oggettivo che sia una piazza particolare, diversa dalle altre: stavolta, almeno per una settimana, sarà invece un ambiente come tutti gli altri. 

Ci sarà la possibilità di lavorare senza alcuna preclusione di risultato, ma soprattutto senza l'ossessione da tre punti: solo così si può pensare di poter battere il Napoli. Magari l'impresa non riuscirà, ma intanto questi devono essere i presupposti. Contro la Lazio, anche con la compartecipazione di un po' di neve, il colpaccio è riuscito: sabato forse toccherà alla pioggia dare una mano al Toro. Magari è un 'segno', magari no: i granata però potranno crederci e provarci. Battere il Napoli è una possibilità concreta. Basta volerlo: il resto verrà da sé.