Toromania: come rosica Gasperini. Ma che partita ha visto?
Andrea Piva
Non è facile digerire una sconfitta e, a volte, non è così semplice mandar giù anche un pareggio. Vero Gasperini? A Roma direbbero che il tecnico atalantino a fine partita stesse rosicando per quel 3-3 che il Torino è riuscito a strappare, dopo essersi trovato sotto per 3-0 dopo appena una ventina minuti. Non si spiegherebbero altrimenti le parole a fine partite dell’allenatore dei nerazzurri. “Il primo tempo si era chiuso 3-2 senza che il Torino tirasse in porta” ha dichiarato. Ma, se si vanno a contare proprio i tiri in porta e le occasioni create, ci si accorge che il Torino avrebbe meritato il 3-3 già all’intervallo. Zaza ha sfiorato un gol in apertura, Gosens ha miracolosamente salvato sulla linea un pallone destinato ad entrare sul pregevole scavetto di Murru. Poi ci sono stati i due gol: il primo con Belotti che ha raccolto la respinta di Gollini sul rigore da lui stesso calciato, il secondo con il tap-in di Bremer dopo la traversa di Mandragora. E meno male che il Torino nei primi quarantacinque minuti, secondo Gasperini, non ha mai tirato in porta. Analizzando bene la partita, ci si accorge anche che in realtà è l’Atalanta che nel primo tempo ha fatto tre gol senza riuscire veramente a tirare in porta tre volte. Basta riguardare i replay della seconda marcatura e ci si accorge che quello di Gosens non era un tiro, ma un traversone, non a caso la stessa Lega serie A non assegnare la rete al terzino, ma la considera un autogol di Sirigu. Che primo tempo ha quindi visto Gasperini? Forse, quando rivedrà l’incontro per analizzarlo al meglio si renderà conto che non ci si è trovati sul 3-2 “senza che il Torino tirasse in porta”. Dopo 0-7 dell’anno scorso e quel 2-3 in Torino-Genoa del 2009 (che ancora brucia) vedere il tecnico di Grugliasco rosicare dopo una partita contro il Torino non sarà comunque dispiaciuto ai tifosi granata.