Toromania:| Col Chievo c'è in gioco il futuro
E' l'ultimo impegno ufficiale dell'anno. C'è poco altro da aggiungere per un Toro che deve necessariamente fare punti, ond'evitare un Natale indigesto. Di fronte ai granata c'è il Chievo, di certo non una compagine irresistibile. E' lecito attendersi una vittoria. Perché si gioca in casa, perché il 2012 va chiuso con dignità e perché bisogna assolutamente recuperare dei punti persi per strada anche se quelli, purtroppo, non torneranno più.
Cambiamenti tattici o no, contro il Chievo servirà una prova caratterialmente all'altezza della situazione. E' vero che questo Toro non è l'incarnazione della battaglia (sportiva, sia chiaro), ma è un Toro che sa trasmettere comunque emozioni, anche se ultimamente forse non ci è riuscito. E' lo stesso Toro che ha portato in piazza 70mila persone per festeggiare il ritorno in Serie A: sono cambiati alcuni uomini, ma lo spirito è quello, prima dell'idea di gioco.
E allora non resta che augurarsi che questo Toro torni a fare il Toro e si rimpossessi del proprio stadio, perché due vittorie casalinghe sono troppo poche e perché il popolo granata ha bisogno di nuova linfa per il proprio entusiasmo. C'è bisogno di una vittoria: è ormai chiaro. Ce n'è bisogno per mille motivi. Il Toro deve ridare speranza ai propri tifosi e far capire loro - attraverso una prestazione all'altezza - che questa stagione non sarà un nuovo calvario.