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Toromania: che rimpianto Gatti
A fine gennaio, per qualche istante Gatti è stato praticamente un giocatore del Torino: c’era l’accordo tra la società granata e il Frosinone, c’era l’accordo con il giocatore. Quando tutto era fatto si è poi inserita nella trattativa la Juventus che l’ha soffiato ai granata lasciandoli con un pugno di mosche in mano. La colpa dei dirigenti granata, se così si può definire, è quella di non aver chiuso prima l’affare, di aver tergiversato troppo prima di decidere di provare ad affondare il colpo (Juric da tempo aveva segnalato il difensore a Vagnati e sperava che la trattativa potesse chiudersi in fretta).
Oggi non resta quindi che il rimpianto perché il Torino aveva in pugno uno dei più promettenti difensori italiani e adesso avrebbe magari ceduto Bremer con maggiore serenità sapendo di avere in casa il possibile sostituto. Il caso Gatti, perlomeno, che sia di lezione: in futuro, quando ci sarà la possibilità di acquistare alti giocatori giovani e promettenti, guai a tergiversare troppo con il rischio poi di vederseli portare via dalle proprie mani.