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Toromania: Cairo, ascolti Juric, Belotti e i tifosi. Basta galleggiare, il Toro deve essere grande
Che farà ora Cairo? Da anni ormai il presidente non parla nemmeno più di obiettivi, arroccandosi dietro a scuse che vanno dalla scaramanzia al “meglio fare che parlare”, perché sa bene quanto i tifosi granata siano delusi dall’aver visto non mantenute le promesse iniziali, quelle di un Torino che sarebbe ritornato ai fasti degli anni ’70 e dei sogni di Champions League. Da quando nel 2012 la squadra granata è tornata a giocare stabilmente in serie A ha invece sempre galleggiato nelle posizioni di metà classifica, eccezion fatto per i due exploit che hanno portato ad altrettanti settimi posti e gli ultimi due anni in cui si è rischiato la B.
Juric ha ora gettato le basi per un futuro che può davvero regalare soddisfazioni ma ha bisogno di essere aiutato oppure tutto quello che di buono è stato fatto quest’anno rischia di essere dilapidato. Dipende tutto da Cairo: dalla sua voglia, dalle sue ambizioni, dalle sue capacità. Ascolti Juric, Belotti, i tifosi: basta galleggiare, questo è il Toro e la sua storia, come ogni 4 maggio viene ricordato, impone di almeno provare a essere grande.