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    Toromania: Cairo, ascolti Juric, Belotti e i tifosi. Basta galleggiare, il Toro deve essere grande

    Toromania: Cairo, ascolti Juric, Belotti e i tifosi. Basta galleggiare, il Toro deve essere grande

    • Andrea Piva
    Ha ridato gioco alla squadra, ha riportato serenità in tutto l’ambiente dopo due stagioni orribili in cui, Longo prima e Nicola dopo, sono riusciti a mettere delle toppe ed evitare il disastro totale. Ma non solo: Juric sta anche capendo sempre di più che cos’è il Toro, chi sono e cosa vogliono i suoi tifosi. Ed è anche per questo che piace alla gente granata. Ancor di più rispetto a quanto fatto Belotti negli scorsi mesi spiegando i motivi del suo tentennare di fronte alla proposta di rinnovo (“Dipende dalle ambizioni”), l’allenatore ha ora messo Cairo di fronte alle sue responsabilità: “Il tifoso del Torino te lo chiede, non puoi galleggiare verso il basso. Decide il presidente se si può fare qualcosa in più per lottare per qualche posto più su. Il pubblico chiede di più, un altro anno tra il decimo e il dodicesimo-tredicesimo posto non sarà accettato come lo è stato questo”. 

    Che farà ora Cairo? Da anni ormai il presidente non parla nemmeno più di obiettivi, arroccandosi dietro a scuse che vanno dalla scaramanzia al “meglio fare che parlare”, perché sa bene quanto i tifosi granata siano delusi dall’aver visto non mantenute le promesse iniziali, quelle di un Torino che sarebbe ritornato ai fasti degli anni ’70 e dei sogni di Champions League. Da quando nel 2012 la squadra granata è tornata a giocare stabilmente in serie A ha invece sempre galleggiato nelle posizioni di metà classifica, eccezion fatto per i due exploit che hanno portato ad altrettanti settimi posti e gli ultimi due anni in cui si è rischiato la B. 

    Juric ha ora gettato le basi per un futuro che può davvero regalare soddisfazioni ma ha bisogno di essere aiutato oppure tutto quello che di buono è stato fatto quest’anno rischia di essere dilapidato. Dipende tutto da Cairo: dalla sua voglia, dalle sue ambizioni, dalle sue capacità. Ascolti Juric, Belotti, i tifosi: basta galleggiare, questo è il Toro e la sua storia, come ogni 4 maggio viene ricordato, impone di almeno provare a essere grande.

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