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    Toromania: bentornato Gallo

    Toromania: bentornato Gallo

    • Andrea Piva
    Su Andrea Belotti in questi mesi se ne sono sentite di tutti i colori: c'è chi lo ha definito “un pacco”, chi gli affibbiato valori di mercato ben inferiori a quei famosi 100 milioni di euro della clausola rescissoria del suo contratto, chi lo ha criticato anche esageratamente. E tra questi non mancano neppure i tifosi del Torino. Una minima parte, certo. I più invece lo hanno sempre sostenuto e incitato, convinti che prima o poi anche quest'anno il Gallo avrebbe ricominciato a lottare e a segnare come faceva lo scorso campionato. Ieri ad avere ragione sono stati quest'ultimi e, con ogni probabilità, l'avranno anche a fine stagione. Contro l'Udinese Belotti ha dimostrato quello che sa fare se non è limitato da problemi fisici come quelli che in questa stagione troppo spesso lo hanno tormentato.

    Un paio di mesi fa il gol fatto all'Udinese Belotti non sarebbe andato nemmeno vicino a realizzarlo. La corsa del Gallo si sarebbe fermata contro Nuytinck o, nel caso che l'aggiramento del difensore olandese fosse comunque riuscito, Samir sarebbe riuscito a fermarlo ben prima che arrivasse in area di rigore. Non perché fosse “un pacco”, un giocatore sopravvalutato, uno di quelli destinati a tornare nell'anonimato dopo una stagione fortunata. Niente di tutto ciò, semplicemente Belotti aveva bisogno di tempo per recuperare dall'infortunio al ginocchio patito lo scorso ottobre. Per il numero 9 del Torino non poteva esserci una partita migliore di quella precedente al derby per mostrare tutti di essere vicino al top della forma, di essere pronto a tornare a trascinare la squadra come aveva fatto lo scorso anno.

    Un gol di Belotti. Un gol alla Belotti. Un gol atteso, agognato, inseguito e ora finalmente trovato, accolto dallo stadio con un boato che al Grande Torino non si sentiva da un po' di tempo. È bastato questo per spegnere critiche troppo severe e riaccendere l'entusiasmo di un popolo che è tornato a credere all'Europa League ma anche allo sgambetto alla Juventus. Con questo Torino, Mazzarri in panchina e Belotti in campo tutto è possibile.

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