Getty Images
Toromania: Belotti, siamo davvero all'addio? Le parole di Cairo sono un pugno allo stomaco
Certo, l’ultima parola non è ancora stata detta e le dichiarazioni di Cairo possono essere lette anche come un modo per far uscire allo scoperto Belotti, per cercare di smuovere una situazione che al momento è bloccata. Il Gallo pubblicamente non ha mai rilasciato una dichiarazione riguardo al suo futuro e al rinnovo del contratto, ne ha parlato con Ivan Juric, con i dirigenti, ma quello che pensa non lo ha mai confidato alla stampa né ai tifosi. Non un’intervista, neppure un post sui social. Ha però messo immediatamente le cose in chiaro con Juric, spiegandogli di essere pronto a dare tutto per il Toro nel corso della stagione e di voler decidere a fine campionato cosa fare nel suo futuro.
Lo stesso Juric, che appena arrivato al Torino aveva tirato le orecchie al centravanti (in quel momento in vacanza dopo l’Europeo vinto con l’Italia) perché non gli aveva ancora fatto sapere se volesse restare o andare via, ha poi fatto un passo indietro, elogiando le qualità umane di Belotti non appena ha avuto modo di parlarci insieme e di vederlo al lavoro in allenamento. L’allenatore croato è rimasto impressionato dalla grinta e dall’impegno messo in ogni allenamento da Belotti, tanto da non aver avuto alcun dubbio nel schierarlo sempre titolare nelle prime uscite stagionali, prima che l’infortunio al perone lo costringesse ai box.
Ora non resta che sperare in un colpo di scena, che l’amore dei tifosi posso incidere nella scelta finale di Belotti, che il “progetto Juric” possa stimolarlo. Ma guai a illudersi, quel “non credo abbia voglia di firmare” pronunciato da Cairo non permette di farlo.