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    Toromania: Belotti è l'indice delle ambizioni granata. Cairo dimostri di averne più di Commisso

    Toromania: Belotti è l'indice delle ambizioni granata. Cairo dimostri di averne più di Commisso

    • Andrea Piva
    Da centravanti e leader del Torino a indice delle ambizioni della società granata. Sì, perché le scelte che Andrea Belotti compirà in estate dimostreranno ciò che il club di Urbano Cairo è e ciò che vuole diventare. A differenza di qualche stagione fa, per il Gallo difficilmente arriveranno offerte che possano far venire l’acquolina in bocca a qualsiasi presidente o proposte da club che anno dopo anno sono protagonisti nelle coppe europee: è più probabile che a sedersi al tavolo delle trattative con il patron granata sia Rocco Commisso, massimo dirigente di una Fiorentina che vuole tornare grande ma che è ancora all’inizio del suo percorso. 

    E il Torino che ambizioni ha? Da anni Urbano Cairo cerca di far compiere il salto di qualità alla propria società ma finora non ci è mai riuscito (i risultati migliori da quando è ha preso la società nel 2005 sono stati due settimi posti). Dopo il fallimento di questo campionato, in cui l’obiettivo è diventato quello della salvezza, il presidente granata ha optato per l’ennesima rivoluzione ingaggiando Davide Vagnati come nuovo direttore tecnico. La rivoluzione non è terminata qua: dalla Spal arriverà qualche altro dirigente e anche in panchina potrebbe esserci un cambio. Nemmeno la squadra sarà immune a questo moto: ci saranno diversi nuovi innesti ma anche le cessioni, alcuni delle quali eccellenti, non mancheranno. 

    Belotti però no, non deve partire. Non per andare a una società dello stesso livello, a una probabile diretta concorrente per la corsa all’Europa. Una cessione del capitano granata alla Fiorentina avrebbe i contorni di un segnale di deciso arresto verso quel processo di crescita per ora solo abbozzato, ridimensionerebbe le ambizioni di questo Torino. 

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