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    Toromania: anche Joe Hart è umano, ce ne eravamo dimenticati

    Toromania: anche Joe Hart è umano, ce ne eravamo dimenticati

    • Andrea Piva
    Probabilmente se lo erano dimenticati un po' tutti, tifosi, compagni di squadra, ma anche dirigenti e addetti ai lavori: Joe Hart è umano e, come qualsiasi altro uomo, può sbagliare. A Torino in pochi se lo ricordavano, lo dimostrano i tanti volti smarriti dei sostenitori granata presenti ieri allo stadio mentre il pallone calciato da Kondogbia oltrepassava lentamente la linea di porta dopo essere passato tra i guantoni del portiere inglese, o gli sguardi increduli sull'uscita a vuoto  che ha consentito a Candreva di realizzare con facilità il 2-2 finale. In tanti si erano dimenticati che Hart fosse umano perché finora ha fatto ciò che un qualsiasi altro uomo al suo posto non avrebbe o non sarebbe riuscito a fare.

    Quando un tifoso non granata parla di Hart solitamente lo descrive come un buon portiere ma non un campione: questo perché spesso viene paragonato dal punto di vista tecnico a suoi colleghi di primo livello come i vari Buffon, Neuer e Courtois. D'altra parte non potrebbe essere diversamente, considerato il fatto che Hart è l'estremo difensore titolare della nazionale inglese. Ma, proprio per questo motivo oltre che per il fatto di essere stato nelle ultime sei stagioni il portiere titolare di uno dei più importanti club al mondo come lo è il Manchester City, Hart non è considerato uno qualunque dai tifosi del Torino: in un calcio sempre più governato dal denaro, in cui sempre più spesso si parla delle bandiere, della storia e del senso di appartenenza come di entità del passato, il portiere inglese rappresenta un'eccezione. Dopo aver capito che al City con Guardiola non avrebbe trovato spazio, ha scelto di accettare l'offerta di una squadra che semplicemente gli ha mostrato fiducia, pur essendo attualmente lontana dai top club per ambizioni e qualità della rosa. Non si vede spesso un calciatore del calibro di Hart trasferirsi in una squadra come il Torino, che nel recente passato ha trascorso molto tempo in serie B e che, negli ultimi vent'anni, ha conquistato al massimo un settimo posto. All'ombra della Mole il portiere non è venuto certo per trascorrere le vacanze, lo dimostrano le tante ottime prestazioni fornite e le molte parate effettuate che hanno portato diversi punti alla causa granata.

    Ecco perché, fino a ieri sera, in molti tra i tifosi del Torino si erano dimenticati che anche Hart è un essere umano come gli altri, a cui può capitare anche di sbagliare. Ecco perché, nonostante le papere contro l'Inter e nonostante Neuer e Courtois siano tecnicamente superiori all'inglese, Hart per i sostenitori granata è un top player e non è un uomo come gli altri. Niente paura Joe, nonostante gli errori il popolo granata non ti abbandonerà e ti considererà sempre un campione.

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