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    Toromania: amichevoli shock, ma è ancora presto per giudicare Giampaolo

    Toromania: amichevoli shock, ma è ancora presto per giudicare Giampaolo

    • Andrea Piva
    Fa rumore il 2-1 incassato ieri dal Torino in amichevole contro la Pro Vercelli: un risultato inaspettato perché arrivato contro una squadra di serie C, appena tre giorni dopo l’1-1 contro la Pro Patria (altra formazione che milita due categorie più in basso dei granata) ma, soprattutto, che apre una stagione che dovrebbe essere quella del riscatto dopo il 16° posto dello scorso campionato e l’aver rischiato la retrocessione in B. Sarebbe ingiusto però scagliarsi ora contro Marco Giampaolo: il tecnico è appena alla fase iniziale del suo lavoro che dovrà portare i frutti dal prossimo 19 settembre, quando i risultati inizieranno a contare per davvero. 

    Il suo 4-3-1-2 e la sua idea di calcio è molto differente dall’impostazione tattica con cui nelle ultime due stagioni è stato costruito il Torino di Walter Mazzarri: serve tempo ai calciatori per assimilare i movimenti corretti da eseguire ma soprattutto servono i giocatori giusti a Giampaolo. Alcuni importanti tasselli mancano ancora, come ad esempio il regista. In quel ruolo è stato adattato Tomas Rincon che, per caratteristiche, un play vero non lo è. Anche Alejandro Berenguer è adattato a fare il trequartista ma l’allenatore potrà disporre anche di Simone Verdi per il ruolo di trequartista, ora che è rientrato dall’infortunio. 

    Era lecito aspettarsi qualcosa in più contro avversari come Pro Patria e Pro Vercelli ma, con la preparazione che è appena iniziata e la sua squadra è ancora incompleta, è ancora presto quindi per poter dare un giudizio su Giampaolo. 

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