Toromania: altro che bollito, Zapata è ancora grande. Visto Gasperini?
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Chissà cosa ha pensato Gian Piero Gasperini quando ha visto, per due volte, Duvan Zapata segnare alla sua Atalanta. Il tutto mentre De Ketelaere, Muriel, Lookman fornivano una prestazione impalpabile. Cosa ha pensato Duvan Zapata invece lo sappiamo, lo ha raccontato lui stesso, commosso, a fine partita: sente di non essere stato trattato come avrebbe meritato a Bergamo ed è grato per quello che sta ricevendo a Torino. L’Atalanta resta un modello da seguire, da cercare di imitare per qualsiasi società, Torino in primis, che vuole crescere e iscriversi al club delle grandi del campionato, ma con il centravanti colombiano l’Atalanta ha commesso un errore, l’ha considerato finito troppo presto. Buon per il Torino che invece ci ha creduto e, seppur con un anno di ritardo, ha trovato l’erede di Andrea Belotti, il centravanti capace di trascinare la squadra, di fare gol, di fare reparto da solo. In questi mesi Zapata aveva spesso fornito buone prestazione, anche se erano mancati i gol (l’unico prima di ieri era stato quello alla Roma), ma aveva fatto capire che non era affatto un giocatore bollito. Anzi. E se qualcuno a Bergamo lo ha pensato, ieri ha avuto la dimostrazione che si sbagliava, che Zapata può ancora dare tanto. Lo sa bene anche Ivan Juric che da quando è arrivato se lo coccola, lo fa sentire importante e ieri ha raccolto i frutti di quella fiducia finora data al suo attaccante.