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    Toromania: 30 milioni per Zappacosta e ancora nessun acquisto. Così non va

    Toromania: 30 milioni per Zappacosta e ancora nessun acquisto. Così non va

    • Andrea Piva
    Se si esclude l'acquisto del giovane attaccante moldavo Vitalie Damascan, che arriverà però solamente la prossima estate, a meno di una settimana dalla chiusura del finestra invernale di calciomercato il Torino non ha ancora messo a segno nessun colpo in entrata. Eppure la squadra naviga a metà classifica, è distante cinque punti dal sesto punto (l'ultimo a disposizione tra quelli che garantiscono un pass per l'Europa League, considerato che in semifinale di Coppa Italia ci sono anche Atalanta e Milan e arrivare settimi potrebbe non bastare) e deve battere una folta concorrenza per qualificarsi ad una coppa internazionale. Al Torino non serve una rivoluzione, ma serve qualche rinforzo di qualità che possa elevare il livello qualitativo della rosa. In altre parole, servirebbe che venissero reinvestiti i circa 30 milioni incassati (28 per la precisione, altri 2 sono legati ai bonus) per la cessione di Davide Zappacosta al Chelsea avvenuta lo scorso 31 agosto.

    Il presidente granata Urbano Cairo ha a disposizione un vero e proprio tesoretto, un patrimonio che se adeguatamente investito potrebbe far sì che al Torino approdassero un paio di centrocampisti di qualità (un centrale e magari un esterno per il 3-5-2 di Walter Mazzarri) e anche quel famoso vice Belotti che ancora non si vede. Vero che parte di quei 28 milioni serviranno per pagare il cartellino di Damascan allo Sheriff Tiraspol e un'altra parte per il riscatto di Rincon dalla Juventus (in totale circa 7,5 milioni), altrettanto vero però che i circa 20 milioni rimanenti  non sono ancora stati utilizzati. Nel frattempo i giorni passano e le partite alla fine del campionato sono sempre meno: al momento ne mancano diciassette e quella contro il Benevento è ormai alle porte. 

    Da circa tre settimane Urbano Cairo ha deciso di affidare la guida del Torino a Walter Mazzarri, un allenatore che nella propria carriera ha finora dimostrato di essere più preparato sul piano tattico del suo predecessore, Sinisa Mihajlovic, e più bravo nel valorizzare i giocatori a sua disposizione, ma siamo certi che anche il tecnico toscano gradirebbe al più presto qualche rinforzo di qualità per far sì che il suo compito sia più semplice.

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