Toro, Verdi in bilico:| In campo o via in prestito
Simone Verdi ha 20 anni, fiato da vendere (particolare non trascurabile nel gioco aerobicamente dispendioso di Giampiero Ventura) e un talento sul quale non c'è molto da discutere. Quando punta l'uomo spesso lo salta con una naturalezza tipica di chi ci sa fare e se deve andare al tiro dopo essersi accentrato può permettersi di farlo con una certa serenità visto che la precisione non gli difetta pur non essendo un attaccante, bensì un esterno che può giocare sia a destra che a sinistra. Anche se, nei rigidi schemi venturiani, si può collocare soltanto sulla corsia mancina in maniera tale da poter utilizzare il suo piede naturale, il destro, quando può andare al tiro dopo aver cercato una posizione più centrale.
SOTTOUTILIZZATO - Bene, nonostante le sue qualità quest'anno il ragazzo non è stato quasi mai utilizzato dal tecnico del Torino come testimoniano inequivocabilmente i numeri: appena 32 minuti in 15 partite di campionato con due gettoni di presenza e due apparizioni in coppa Italia, da titolare col Lecce, ma sostituito dopo 55 minuti da Santana e da panchinaro col Siena, dove Ventura lo ha fatto entrare a mezz'ora dalla fine al posto di un evanescente Stevanovic. Se Ventura avrà avuto le sue buone ragioni, dopo aver insistito per trattenere Verdi in estate, per preferirgli a turno l'argentino piuttosto che il serbo, tenuto conto che entrambi non hanno fatto sfracelli, chissà che non decida di offrire una chance anche al giovane Verdi proprio domenica, quando rivedrà i colori con cui è cresciuto, quelli rossoneri del Milan. I bene informati sostengono che ciò che non convinca il mister granata sia il fatto che trovi Verdi un po' troppo leggerino fisicamente oltre a non considerarlo del tutto maturo per partite di massima divisione. Ciò che non si può imputare al ragazzo è comunque lo scarso impegno. Sino a quando si sono potuti vedere gli allenamenti alla Sisport prima del problema all'erba del campo principale che ha imposto la chiusura degli allenamenti che si svolgono sul secondo terreno, Verdi si è sempre dimostrato tra i più attivi.
CAMPO O PRESTITO - Chissà che proprio contro il Milan il tecnico del Torino non pensi a lui, almeno nella parte finale del match qualora l'andamento tecnico-tattico dell'incontro lo richiedesse. Certo è che se la situazione non si dovesse sbloccare non ci sarebbe da stupirsi che il giocatore, in comproprietà col Milan, chiedesse di essere trasferito nel mercato di gennaio in un club dove potrebbe trovare più spazio e quindi minuti da giocare. In effetti Santana e Stevanovic, pur offrendo contributi differenti, sotto porta non hanno mai fatto la differenza: l'ex napoletano non ha mai trovato la via del gol mentre l'ex interista ha esultato una sola volta, nella domenica vendemmiante di Bergamo. Un giocatore come Verdi, che ha un tiro più pulito e un modo di giocare meno irruento e maggiormente ragionato rispetto a Stevanovic, potrebbe in teoria risultare utile alla causa del Toro sotto porta. La pratica, del resto, racconta di un attacco sterile nella sua globalità, appena 15 gol in 15 partite, che non presenta acuti in nessun giocatore preposto alla fase offensiva. Verdi spera e ci spera. A 20 anni si può giocare in serie A se si ha classe e si sente la fiducia di chi sta intorno. Per accendere la scintilla non serve solo la miccia.
(Tuttosport - Edizione Locale)