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Toro, Ventura: "Cairo? Tra i migliori presidenti di A"
Sulla crescita del Toro da quando è arrivato sotto la Mole: “Arrivai in un periodo durissimo per la squadra e la società, la piazza e la tifoseria erano in piena contestazione e depressione. In questi quattro anni abbiamo tutti lavorato in un’unica direzione, anche attraverso confronti duri: la strada per tornare ad essere il vero Toro è stata lunga e difficile, ma credo che si siamo riusciti. O, almeno, ci stiamo riuscendo”. E sul presidente granata Cairo? “E’ stato una piacevole sorpresa – ha dichiarato Ventura – perché anche lui ha avuto un netto percorso di crescita. Ha avuto l’umiltà di mettersi in discussione e di chiedere informazioni a chi era nell’ambiente da più tempo rispetto a lui. Posso dire senza dubbio che, ad oggi, con l’esperienza che ha accumulato, sia uno dei migliori presidenti in serie A: e, se vuole, può ancora migliorare, passando da buon presidente a ottimo presidente”. Stuzzicato sulle dichiarazioni di Maxi Lopez nel post-partita della sfida contro la Roma, il tecnico mantiene la sua linea: “Ha qualche difficoltà dal punto di vista fisico, ma come ho già detto lo aspettiamo volentieri perché nella passata stagione ha cambiato la nostra situazione di classifica. E’ un giocatore che sta dando abbastanza, ma con le qualità che ha potrebbe dare anche molto di più. La sua è stata semplicemente una battuta”.
E sulla Juventus, Ventura dice: “E’ tornata in corsa, assolutamente. Si rivedono i risultati e le prestazioni, ma soprattutto è cambiata la convinzione: c’è di nuovo la voglia di lottare su tutti i palloni, di crederci sempre, e il fatto che un giocatore come Morata stia fuori la dice lunga sul momento dei bianconeri. Inoltre, il fatto che là in vetta le squadre perdano punti e nessuna vada in fuga, permette alla Juve di rientrare ufficialmente in corsa per lo Scudetto”. Un pensiero anche sulla Roma, appena affrontata dal suo Toro sabato pomeriggio: “E’ evidente che non sia la squadra di inizio campionato o del primo anno di Garcia. Stanno vivendo un momento non facile dal punto di vista psicologico. Con noi non hanno fatto nemmeno un tiro in porta”.
Emanuele Pastorella