Toro presuntuoso:|Un'altra caduta
E’ il virus granata e adesso neanche più Giampiero Ventura sembra avere la medicina giusta per far guarire il Toro. La sconfitta di Empoli conferma la strana malattia di una squadra che sa esaltarsi con le pressioni, quando la vittoria diventa un obbligo, e riesce a smarrirsi quando può fare il salto di qualità sfruttando il momento positivo. Ricordare per credere. Dopo il4-2 al Pescara è arrivato il doloroso ko di Modena prima di Natale, dopo lavittoria da urlo sulla Sampdoria era nata la più beffarda sconfitta stagionale (quella col Brescia) e dopo aver stampato a Grosseto un pallavolistico 0-3 era nata la debacle interna col Verona. Un ottovolante che sta mandando su tutte le furie il tecnico granata («Sono deluso e arrabbiato», si è sfogato brevementeVentura dopo l’1-0 in terra toscana) e crea qualche perplessità ad Urbano Cairo.
Troppo difficile comprendere l’autolesionismo di una squadra che non azzecca la fuga giusta, non riesce neanche a sfruttare i regali altrui (Pescara ko e Sassuolo fermo sul pari) e cade troppo spesso in prestazioni presuntuose. L’Empoli rischia i play-out ed era la formazione col più alto numero di sconfitte, ma ha vinto grazie a due tiri in porta e ad un gioco organizzato in modo semplice. Tutto l’opposto di un Toro sprecone ed arruffone, grazie anche alle scelte sballate di Ventura, che resta primo in classifica, ma non riesce ad ammazzare il campionato. «Così è più vivo», strappa un sorriso Valerio Di Cesare. L’unico di una giornata che il Torino ha vissuto a metà tral’incubo e il pesce d’aprile anticipato.