E' stupefacente, per molti osservatori sportivi internazionali - specie quelli attenti ai campionati che si giocano in Argentina - che finora Juan Sánchez Miño non sia ancora esploso nel calcio italiano; il talento, l'esperienza e il carattere non sembrano proprio difettargli. E allora assume decisamente i contorni dell'incredibile che il Torino non riesca neppure a piazzarlo per un prestito semestrale, quasi nessuno volesse un centrocampista di acclarato valore quale l'ex Boca. Proposto alla Sampdoria, all'Hellas, alla Fiorentina, il 25enne non ha scaldato gli interlocutori.

Ma ora la faccenda assume contorni surreali, nel momento in cui neppure in Serie B i granata hanno trovato aperture. E' il Catania il club con il quale Petrachi ha fatto il nome di Sánchez Miño, parlando di altri possibili affari (Gillet); ma gli etnei hanno risposto di essersi già coperti con l'arrivo di Manuel Coppola, dal Cesena (peraltro ex granata anch'egli). E così, incredulo, il club di Cairo si trova fra le mani un vero e proprio enigma, attorno al quale ruota però parte del suo mercato: se Miño non esce, non entra nessuno al suo posto. Una soluzione va trovata.