Torino, l'attacco stenta:| Urgono rinforzi a gennaio
Nove gol segnati e non farseli bastare. È il Toro di Ventura, che fa della fase difensiva il suo punto di forza, ma stenta in attacco. Sembra un delitto affermare una cosa del genere riferendosi ad una squadra che meno di dieci giorni fa rifilava cinque reti all'Atalanta. Eppure, oggi, quell'exploit sembra destinato a restare una piacevole eccezione.
ATTACCO SPUNTATO - Su sette giornate di questo avvio di stagione, il Toro è andato in gol in tre partite, restando a secco nelle altre quattro: Siena, Inter, Udinese e Cagliari hanno mantenuto la loro porta inviolata contro Bianchi e compagni. È vero, contro l'Udinese ci ha messo del suo la sfortuna con i tre pali colpiti dai granata, ma nelle altre tre occasioni non è stata la sorte a decidere che il Toro non segnasse. È un problema, questo, che Ventura può provare a risolvere (almeno in parte) in questi dieci giorni che restano da gestire verso la ripresa dei campionati: contro il Palermo, domenica 21 ottobre, i granata dovranno almeno mostrare qualche progresso sotto questo punto di vista. Tre gol rifilati al disastrato Pescara, cinque ad un'Atalanta sotto shock e una sola rete siglata nelle altre cinque partite: il problema c'è ed è impossibile nasconderlo o negarlo. Certo, di buono c'è che il Toro vanta ancora la terza difesa di questo campionato, ma appare più un modo per spiegare quanto sia corta la 'coperta' tattica di Ventura. È meglio puntare sulla difesa, quindi, secondo l'allenatore genovese, che spera di ritrovarsi almeno un rinforzo a gennaio nel reparto offensivo.
SOLUZIONE A GENNAIO - D'altronde era evidente già ad agosto: a questo Toro occorreva una punta in più, o comunque in alternativa a Sgrigna e Meggiorini. Detto che Sansone potrà rivelarsi una sorpresa durante l'arco del campionato, al fianco di Bianchi sarebbero serviti attaccanti di maggiore spessore: Sgrigna è alla sua stagione d'esordio in A, mentre Meggiorini in questa categoria non ha mai brillato. C'era da aspettarselo dunque e i tifosi anche per questo sono rimasti molto delusi, a suo tempo, per il mancato arrivo di Maxi Lopez prima e di Barreto poi. L'ex Catania è un giocatore che si sarebbe integrato a meraviglia con Bianchi e Ventura stravedeva per lui, così come per il brasiliano dell'Udinese alternativa di lusso che il tecnico avrebbe gradito e non poco. Eppure la società ha fatto le sue scelte, badando più al bilancio che alle effettive esigenze tecnico-tattiche del Toro: ora Ventura, per i prossimi due mesi e mezzo, dovrà lavorare col materiale attualmente a disposizione. Poi il tecnico, per gennaio, attenderà un regalo - necessario - da parte di Cairo e Petrachi: il presidente e il ds granata potranno così aiutare Ventura a risolvere un problema del gol che è sotto gli occhi di tutti.
(CronacaQui - Edizione Torino)