La Polizia: 'Bomba carta lanciata dagli juventini'. Tavecchio: 'Lo Stato agisca'
Dopo gli incidenti prima e dopo il derby di Torino, parla il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio: "Il mondo del calcio ha l'obbligo di assumersi le proprie responsabilità, e lo farà nell'ambito delle proprie competenze, ma lo Stato dovrà proteggere il calcio dai violenti con azioni deterrenti ed applicando pene severe. La Figc si sente parte lesa di questa spirale di violenza, appunto per questo abbiamo chiesto al ministro dell’Interno Alfano un incontro urgente a cui parteciperà una delegazione della federazione. Abbiamo bisogno di nuove forme di intervento. Davanti ad una situazione di incertezza, condivido la decisione del giudice sportivo di chiedere altre indagini. I fatti comunque sono stati gravissimi, se qualcuno può pensare di entrare in uno stadio con una bomba carta che può uccidere, vuol dire che siamo un Paese non più in grado di difendersi dalla delinquenza pura. Dobbiamo combatterla con il codice penale e la certezza della pena: ma se la bomba carta fosse esplosa a San Pietro non sarebbe già in cella l’autore?". Nelle prossime ore, riferisce Sky, è in programma un incontro fra lo stesso Tavecchio e il ministro dell'Interno Angelino Alfano.
In serata, ai microfoni di Raisport1, Tavecchio aggiunge: "D'ora in poi la Federcalcio si costituirà parte civile contro gli ultrà che con le loro violenze rovinano il calcio e chiederà anche i danni d'immagine".
18.10 - Dopo ulteriori indagini e analisi, la Polizia conferma la prima ipotesi riguardo alla bomba carta esplosa ieri allo Stadio Olimpico durante il derby Torino-Juventus: il rudimentale ordigno sarebbe stato lanciato dal settore che ospitava i tifosi della Juventus. Lo riferisce Sky Sport 24. Questa ipotesi (la terza nel giro di 24 ore) smentirebbe dunque le parole del sostituto procuratore di Torino, Andrea Padalino, che in mattinata aveva dichiarato: "La bomba carta non è stata lanciata da altri settori dello stadio, ma è stata accesa sul posto per errore".
10.00 - Undici tifosi feriti, cinque arresti e una denuncia: è il bilancio della domenica di ordinaria follia in occasione del derby Torino-Juventus. Gli episodi più gravi sono stati l'assalto al pullman bianconero prima della partita e l'esplosione di una bomba carta nella curva Primavera.
JUVENTINI SCAGIONATI - Il sostituto procuratore di Torino, Andrea Padalino ha spiegato: "La bomba carta non è stata lanciata da altri settori dello stadio, ma è stata accesa sul posto per errore. Doveva fare un botto coreografico, ma qualcosa è andato storto ed è finita per esplodere tra i seggiolini. A confondere le idee, è stato un fumogeno lanciato pochi secondi prima dell'esplosione dal vicino settore dei tifosi bianconeri, ma che non ha causato alcun danno".
NUOVI ARRESTI - La Polizia ha individuato un secondo ultrà granata responsabile del danneggiamento al pullman della Juve. Altre otto persone sono state denunciate per l'invasione di campo, un tifoso juventino per il possesso di fumogeni. Multato uno steward per aver favorito l'ingresso irregolare allo stadio di un tifoso bianconero. Tutte le 15 persone arrestate o denunciate saranno colpite dal Daspo. Le indagini proseguono, visionando anche video e filmati.
TRASFERTE VIETATE? - Ora si aspettano le sanzioni, con la possibile chiusura della curva della Juve. Intanto la Sampdoria comunica che viene sospesa per 24 ore la vendita dei biglietti per la gara Sampdoria-Juventus su indicazione della Questura di Genova, in attesa di eventuali determinazioni da parte dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive in merito ai noti fatti accaduti ieri a Torino.
Su determinazione del G.O.S. di Palermo, in occasione della gara Palermo-Torino (mercoledì ore 20.45) è stata sospesa la vendita dei biglietti del Settore Ospiti ed inibita la vendita dei tagliandi di altri settori dello stadio ai residenti nella Regione Piemonte.
CAIRO - Il presidente del Torino, Urbano Cairo ha dichiarato a Radio Rai: "C'è una situazione di eccesso da ambo le parti che non va bene, che va condannata. Ma tutti quanti dobbiamo abbassare i toni, vedo certi tweet che sono allucinanti. Se i dirigenti twittano e dicono cose che non stanno né in cielo né in terra, non ci possiamo aspettare che i tifosi facciano meglio, dobbiamo darci tutti una calmata. Bisogna abbassare i toni della dialettica verbale che a volte supera limiti che non vanno mai valicati. Le parole devono essere superate da atti concreti. In un Paese come l'Inghilterra la situazione del tifo violento era anche superiore a quella italiana ma sono intervenuti in maniera decisa e netta, a tutela di tutti. Hanno rifatto anche gli stadi che sono diventati un luogo pacifico dove chi sgarra viene allontanato e punito adeguatamente in maniera ferma e veloce".
DASPO INUTILI - Il presidente dell'Empoli, Fabrizio Corsi ha aggiunto: "I Daspo non bastano, molti vanno allo stadio lo stesso. Ci vogliono azioni incisive come in altri Paesi dove sono arrivati a dei risultati. Ci sono ormai fotografie, filmati, dicono che le carceri sono piene ma ci sono anche le camere di sicurezza dove trattenere certa gente un giorno, due giorni, dieci giorni, un mese. Ormai fare un reato è un divertimento, scrivono, firmano e vanno a casa".
RESPONSABILITA' OGGETTIVA - Il presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta ha commentato: "E' stata un'altra domenica molto brutta per il calcio italiano, ci sono stati episodi assolutamente inaccettabili. Bisogna fare un salto di qualità nel sistema di accertamento delle responsabilità e in quello delle sanzioni. Noi lo ripetiamo da tempo, speriamo che questa sia la volta buona. Ormai è evidente che in questi casi non funziona la responsabilità oggettiva, serve invece individuare i singoli responsabili e sanzionarli in maniera pesante sia sul piano sportivo, con Daspo anche a vita, sia sul piano strettamente penale".
REPRESSIONE - L'ex presidente della Figc, Giancarlo Abete ha dichiarato: "Non c'è pace per il calcio italiano, ma non si parli di battaglia persa perché le battaglie non sono mai perse in partenza. Purtroppo le azioni di tanti irresponsabili determinano sempre uno stato d'emergenza. Non è facile individuare soluzioni, ma senza dubbio bisogna rafforzare ancora la prevenzione e purtroppo anche la repressione in termini di responsabilizzazione dei soggetti che commettono questi fatti. E' una battaglia strutturale contro il teppismo, la delinquenza e la volontà di tanti di utilizzare gli stadi come un'opportunità di protagonismo becero come forma di violenza".
VIDEO PULLMAN
VIDEO BOMBA CARTA (fonte: Area Goal, minuto 0.50)