Imperativo Torino:| Dimenticare Padova!
La prima cosa che Ventura farà oggi, nel chiuso dello spogliatoio, attingendo dalle risorse aurifere della sua saggezza e della sua esperienza, sarà quella di raccomandare ai suoi giocatori di dimenticare Padova. Sin quando le autorità del pallone non assumeranno una decisione definita e definitiva circa la partita di sabato all'Euganeo, Bianchi e compagni dovranno astenersi da ogni commento: c'è la società impegnata su quel fronte, i calciatori debbono unicamente concentrarsi sul Pescara, che peraltro una passeggiata di salute proprio non sarà. Tra l'altro, giacché d'ora in poi ogni giorno sarà buono per stabilire il da farsi, il Toro tutto dovrà convivere con un grave dubbio. Nel senso che se il giudice sportivo decidesse di far ripetere la partita Padova-Torino e prendesse posizione entro venerdì, automaticamente Ventura si ritroverebbe in un colpo solo senza Basha, Parisi e Vives. Le cui giornate di squalifica, appunto, verrebbero scontate nella prima partita dettata dal calendario: quindi Torino-Pescara. Qualora invece il match dell'Euganeo dovesse essere solo completato con la disputa degli ultimi minuti, ripartendo dal 76', ecco che per quell'appendice di gara non potrebbero esserci i suddetti tre giocatori, tra l'altro ovviamente già assenti sabato scorso. Anziché dipanarsi la matassa potrebbe ulteriormente aggrovigliarsi, insomma.
MOSSE E CONTROMOSSE - Ventura non ha mai accampato alibi su squalifiche e/o infortuni, e di certo non comincerà a farlo in questa settimana: però proprio per la delicatezza e l'importanza della partita contro Zeman ogni residua risorsa fisica e mentale dovrà essere utilizzata per battere il Pescara. Il cui ko casalingo contro il Grosseto si può archiviare alla voce sorpresa, ma non essere accostato alla parola crisi: gli abruzzesi al contrario godono di ottima salute, la squadra corre come più di un Frecciarossa e semmai gli unici problemi sono di natura tattica, nelle sperequazione che il Pescara adotta tra la fase offensiva e quella difensiva. E' lì che il Toro di Ventura dovrà essere cinico e lucido: proprio perché la sua miglior difesa è l'attacco, il Pescara concede campo aperto alle ripartenze degli avversari, ed in questo il Grosseto è stato spietatissimo. Ha ragione Simone Verdi quando sostiene che la partita contro il Pescara si preannuncia spettacolare e assolutamente da non perdere. Anche per cogliere ogni piccola sfumatura dalle mosse di Zeman e dalle contromosse di Ventura, giacché ciascuno cercherà di capitalizzare al meglio le risorse a disposizione.
GLI ULTIMI SFORZI - Non è un mistero che il tecnico granata attenda questa partita con voluttuosa curiosità e da lungo tempo. In una delle sue primissime conferenze stampa di presentazione d'un match casalingo, Ventura disse: 'Solo il Pescara, e forse nel girone di ritorno la Sampdoria, verranno qui a Torino ad attaccarci'. Come dire: cari amici, se cercate lo spettacolo sappiate che per essere accontentati bisogna che in campo ce ne siano le condizioni. Per giocare a calcio e divertire bisogna essere in due, insomma. Sotto questo aspetto, il Pescara di Zeman è sempre una garanzia. Logicamente la speranza dei tifosi granata è che il Toro sappia esaltarsi secondo potenzialità. Nelle ultime partite i granata hanno dato la sensazione d'essere un po' affaticati: non tanto da un appesantimento fisico, quanto piuttosto da una stanchezza mentale. Per entrambe la sosta natalizia diverrà un rigenerante gerovital, un ricostituente per le gambe e per lo spirito. Prima, però, Bianchi e compagni dovranno chiudere il 2011 cercando di capitalizzare la leadership in classifica: in attesa dei responsi su Padova, all'appello mancano la sfida contro il Pescara e la successiva trasferta in Emilia contro il Modena. Serve ancora uno sforzo, tuttavia il calendario offre al Toro l'opportunità di allungare: questo Ventura lo sa bene, perciò da oggi centellinerà ogni forza sulle ultime salite da affrontare, prima di un meritatisimo riposo nei giorni di Natale.
(Tuttosport - Edizione Locale)