Toro: Cerci e il nodo delle comproprietà
Quello più eclatante riguarda Alessio Cerci, conteso dalla Fiorentina e cercato da tante big: Milan, Inter, Napoli, Roma. Il Toro sta cercando con i viola un accordo per rinnovare la compartecipazione (evitando così di scucire altri soldi), consapevole peraltro che sarà molto difficile resistere alle offerte delle big. Meglio, a questo punto, fissare il prezzo per la metà del giocatore, pagato l’anno scorso 2,5 milioni: Cairo chiede il doppio per vendere la porzione di cartellino che gli appartiene. Cinque milioni.
Invece, sono più legati alle intenzioni del club granata tre giocatori che da due anni costituiscono l’ossatura del gruppo. Sono Kamil Glik, Matteo Darmian e Migjen Basha. La loro situazione è simile. Arrivati in prestito due stagioni fa (i primi due dal Palermo, il terzo dall’Atalanta), l’anno scorso il Torino ha trasformato i loro contratti acquistandone, per ognuno, metà cartellino. Adesso l’intenzione di Petrachi è riscattarli in toto: un’operazione per la quale il braccio destro di Cairo non vorrebbe spendere più di 1,5 milioni. Quello più sicuro di restare è il mediano, anche perché è il giocatore con meno richieste.
Il Toro invece si deve guardare dalle attenzioni che in Italia e all’estero hanno mostrato soprattutto per Glik. Il suo fisico possente abbinato ad un discreto piede sono qualità molto cercate in Inghilterra e in Germania.
Dorme notti più serene Barreto. A giugno Torino e Udinese rinnoveranno l’accordo per l’attaccante (arrivato nel mercato di gennaio) per un’altra stagione. Rischia invece di uscire dall’orbita Toro Stevanovic: il serbo, dopo un inizio promettente di stagione, si è perso per strada. E Ventura, che pure ha bisogno di esterni, l’ha sostanzialmente bocciato.
Infine, Masiello. Il terzino è in scadenza e il Toro, in questo caso, è intenzionato a rinnovargli il contratto.