Torino, Ventura: 'Napoli superiore. Mercato? Vorrei la salute dei miei'
Ecco le dichiarazioni post-partita di Giampiero Ventura, tecnico del Torino, dopo la sconfitta patita per mano del Napoli: "Napoli e Torino in questo momento sono due realtà molto diverse. Sono molto arrabbiato per il secondo gol, preso con la difesa schierata. Abbiamo rischiato di pareggiare, potevamo fare di più ma abbiamo ripreso a tentare di essere di nuovo squadra, cosa che contro l’Udinese non è successa. Nel secondo tempo Padelli non ha fatto grandi paraste, non abbiamo fatto cose straordinarie ma abbiamo giocato nel limite del possibile da squadra e questa era la cosa più importante. Dopo due gare non buone, oggi c’è stata una piccola reazione, poi vedremo in futuro cosa accadrà. Nelle ultime partite abbiamo perso un po’ di autostima, abbiamo riniziato a provare a giocare a calcio, mi auguro sia l’inizio di una ripresa. Abbiamo tanti giovani, e la personalità cresce attraverso le esperienze. La mia espulsione? Io ho dato una botta alla panchina per un errore di un mio giocatore, e ho detto ai miei di non fare più lanci. L’arbitro mi ha detto che un gesto così è paragonabile a un calcio alla bottiglia, non lo sapevo. C’è gente che butta la giacca per terra, io ho solo dato una botta alla panchina ma se questo è il regolamento. Mi è venuto spontaneo, adesso ci starò più attento. Mercato? Non ho chiesto nessuno in particolare, io vorrei la salute di quelli che ho, come Maksimovic che non l’abbiamo mai avuto. Avelar che è fuori da mesi, Peres ha saltato un mese. Non avevo messo in preventivo questa catastrofe di infortuni, questo un po’ l’abbiamo pagato. Con la salute dei miei io sarei contento, poi se viene qualcuno a darci una mano ben venga."