Torino, un rinnovo già deciso a prescindere dallo Zenit
Una decisione già presa, a prescindere da quel che accadrà stasera, e un tassello posto per l'anno che verrà. Che l'impatto di Maxi Lopez sul Torino sarebbe stato così forte, non lo avrebbero detto in molti; forse nemmeno lo stesso giocatore, probabilmente nemmeno Giampiero Ventura, che ha accolto di buon grado l'arrivo dell'argentino in attesa di un altro attaccante, quello “di sicuro affidamento” che ci si attendeva, e che Urbano Cairo alla fine non ha acquistato. Invece, dopo il debutto nel finale della trasferta di Cesena corredato con un gol da 3 punti, è arrivata la doppia sfida con l'Athletic Bilbao a sancire la rinascita del Gallina, tornato a produrre uova d'oro: due all'andata, una al ritorno, insperato superamento del turno e prima storica vittoria italiana al San Mamés.
Del resto, le aspettative non potevano essere elevatisime per un giocatore che al ChievoVerona faceva da riserva – con tutto il rispetto di cui siamo capaci – a Riccardo Meggiorini, che in estate proprio il Torino aveva lasciato andare via con pochissimi rimpianti da un punto di vista tecnico. Una rapida analisi delle differenti situazioni che caratterizzano la sua vecchia e la sua attuale squadra possono forse rispondere all'arcano: quello granata è infatti uno degli undici dal gioco maggiormente organizzato dell'intera categoria, un insieme strutturato, i cui componenti sanno cosa fare nelle varie fasi di partita; quello gialloblu è il classico gruppo che punta a salvarsi, spingendo più sull'intensità che non sulla costruzione del gioco. Nel secondo caso, un generosissimo corridore come Meggiorini si integra alla perfezione, mentre un elemento tecnicamente dotato e tatticamente evoluto come Lopez si incastra meglio nel primo insieme.
Stasera, l'ex Barcellona e Catania sarà in campo per cercare una nuova impresa, contro lo Zenit. Ma i colloqui avuti con la dirigenza, e da questa con lo staff tecnico, non lasciano molti dubbi relativamente al suo futuro a medio termine: la prossima stagione lo vedrà indossare ancora la maglia del Toro. I piemontesi a gennaio l'hanno infatti acquistato facendogli firmare un contratto di soli 6 mesi, con un'opzione per la stagione successiva; dal momento che le cose si sono incanalate nel migliore dei modi fin da subito, non vi sono incertezze in merito al fatto che tale opzione verrà esercitata. Il suo ingaggio non verrà ritoccato (con 600mila euro annui è pienamente nei parametri della società di via dell'Arcivescovado), il suo posto potrebbe invece essere messo in discussione da qualche acquisto; ma al momento, Maxi sembra avere (ri)trovato la propria dimensione, sotto la Mole, e non sarà un po' di concorrenza a spaventarlo.
Del resto, le aspettative non potevano essere elevatisime per un giocatore che al ChievoVerona faceva da riserva – con tutto il rispetto di cui siamo capaci – a Riccardo Meggiorini, che in estate proprio il Torino aveva lasciato andare via con pochissimi rimpianti da un punto di vista tecnico. Una rapida analisi delle differenti situazioni che caratterizzano la sua vecchia e la sua attuale squadra possono forse rispondere all'arcano: quello granata è infatti uno degli undici dal gioco maggiormente organizzato dell'intera categoria, un insieme strutturato, i cui componenti sanno cosa fare nelle varie fasi di partita; quello gialloblu è il classico gruppo che punta a salvarsi, spingendo più sull'intensità che non sulla costruzione del gioco. Nel secondo caso, un generosissimo corridore come Meggiorini si integra alla perfezione, mentre un elemento tecnicamente dotato e tatticamente evoluto come Lopez si incastra meglio nel primo insieme.
Stasera, l'ex Barcellona e Catania sarà in campo per cercare una nuova impresa, contro lo Zenit. Ma i colloqui avuti con la dirigenza, e da questa con lo staff tecnico, non lasciano molti dubbi relativamente al suo futuro a medio termine: la prossima stagione lo vedrà indossare ancora la maglia del Toro. I piemontesi a gennaio l'hanno infatti acquistato facendogli firmare un contratto di soli 6 mesi, con un'opzione per la stagione successiva; dal momento che le cose si sono incanalate nel migliore dei modi fin da subito, non vi sono incertezze in merito al fatto che tale opzione verrà esercitata. Il suo ingaggio non verrà ritoccato (con 600mila euro annui è pienamente nei parametri della società di via dell'Arcivescovado), il suo posto potrebbe invece essere messo in discussione da qualche acquisto; ma al momento, Maxi sembra avere (ri)trovato la propria dimensione, sotto la Mole, e non sarà un po' di concorrenza a spaventarlo.