Torino: un fiore per la farfalla granata Gigi Meroni
Ci sono date che sono scolpite nella mente e tatuate sulla pelle dei tifosi del Toro. Il 15 ottobre è una di queste e da 46 anni è il giorno del ricordo della “Farfalla granata”. Gigi Meroni morì una domenica sera del 1967, dopo la vittoria del Torino sulla Sampdoria grazie alle sue prodezze, quando attraversando corso Re Umberto venne investito da un’auto. Una tragedia che sconvolse l’intero mondo del calcio e l’Italia stessa perché Meroni non era solo un calciatore di 24 anni, ma un simbolo per i giovani degli Anni ’60. Anticonformista e geniale, talentuoso e speciale: la “Farfalla granata” era nel cuore dei tifosi.
Per questo ogni 15 ottobre viene ricordato con affetto e sentimento. A partire dal mondo granata, che come ogni anno si ritroverà nel luogo dell’incidente mortale per deporre un fiore, dire una preghiera o sussurrare un “Ciao Gigi”. Dal 2007, in corso Re Umberto 46, c’è un cippo che onora Meroni ed è diventato un punto di riferimento per chi non ha mai dimenticato quell’ala imprendibile o semplicemente si è appassionato alla storia a quel ragazzo “beat”.
Se i tifosi granata e il Torino oggi ricorderanno Gigi Meroni più o meno ufficialmente, anche a livello pubblico la storia della “Farfalla granata” verrà ricordata in televisione. Ieri sera il programma “Sfide” di Raitre, condotto da Alex Zanardi, gli ha dedicato una toccante puntata con ricordi e testimonianze eccezionali. Gli appassionati, però, attendono la messa in onda del film “La farfalla granata”, prodotto dalla Rai e tratto dall’omonimo libro di Nando Dalla Chiesa. Meroni nel film è interpretato da Alessandro Roja, mentre il regista Paolo Poeti ha puntato i riflettori sulla storia d’amore con Cristiana, considerata illegale e immorale a quel tempo perché lei era sposata con un altro uomo. La colonna sonora del film invece è dell’omonimo Gigi Meroni, affermato musicista comasco che vive negli Stati Uniti, nonché nipote della «farfalla» in quanto figlio del fratello Celestino.