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Torino, preoccupa la variante inglese: l'Asl supera il protocollo, verso il rinvio con Sassuolo e Lazio
IL PRECEDENTE - Come il precedente di Juventus-Napoli insegna, i parametri del protocollo anti-Covid stilato nella scorsa stagione possono essere superati dalle decisione delle varie aziende sanitarie: sarà in pratica l’Asl del capoluogo piemontese a decidere se Torino-Sassuolo e Lazio-Torino si potranno giocare nelle date previste dal calendario oppure no. L’ipotesi di un rinvio, come detto in precedenza, appare sempre più probabile, tanto che la Lega si sta già preparando a ri-calendarizzare le prossime due partite del Torino, senza infliggere sconfitte a tavolino e punti di penalizzazione alla squadra granata.
LA VARIANTE INGLESE - Il caso Torino è però differente da quello che aveva coinvolto il Napoli lo scorso ottobre: a preoccupare l’Asl del capoluogo piemontese e la positività alla variante inglese del Covid che è stata riscontrata nei calciatori granata. “Se non ci fosse stata la variante inglese allora non avremmo preso questa posizione” ha spiegato anche il direttore dell’Asl di Torino, Roberto Picco intervenendo a Radio Punto Nuovo. In pratica, se il focolaio scoppiato nello spogliatoio granata non fosse legato alla nuova variante del Covid, in questi giorni Davide Nicola avrebbe continuato a dirigere gli allenamenti al Filadelfia e, nonostante i tamponi positivi di sette calciatori, il Torino avrebbe potuto giocare venerdì contro il Sassuolo e martedì prossimo contro la Lazio.