Chi l’avrebbe immaginato, a inizio stagione, che il ritorno di Giuseppe Vives dopo la giornata di squalifica che gli ha impedito di scendere in campo domenica contro la Roma, sarebbe stato festeggiato come un recupero fondamentale per la squadra. Come ricorda l'edizione odierna di Tuttosport, il centrocampista, al Torino dal 2011, è sempre in bilico quando comincia una nuova annata, ma mai come quest’anno è diventato un punto di riferimento imprescindibile nell’undici di Giampiero Ventura . Un po’ per le sue caratteristiche, che lo hanno proiettato nel 3-5-2 a coprire la posizione di regista, un ruolo delicato che il napoletano ha svolto a dovere, ma pure quello di jolly, arretrato al centro della difesa nella sfida contro l’Inter perché non c’erano altri centrali a disposizione se non quel Nikola Maksimovic ancora a corto di esperienza con la lingua e il campionato italiano, un po’ per il suo rendimento che, al netto di qualche momento di amnesia, è stato al di sopra della media e del suo standard, Vives sta vivendo un momento magico. Di fatto è diventato l’uomo più duttile e fidato alla corte di Ventura, un perno in mezzo al campo sul quale fare affidamento e del quale mai privarsi. Un balzo decisamente in avanti rispetto al suo essere gregario, etichetta che gli era stata incollata addosso nella sua militanza granata. E nelle prossime settimane si potrebbe parlare anche di un suo rinnovo di contratto.