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Torino, Petrachi: 'Ingiusto mettere in dubbio la mia lealtà. Impegno fino a fine stagione, poi parlerò con Cairo'
"Dopo dieci anni di rapporto professionale con il Torino, non credo che sia giusto mettere in discussione la mia lealtà e la mia professionalità.
Trovo quindi ingiuste le dichiarazioni del Presidente Cairo e avrei preferito un chiarimento di persona e non per via giornalistica.
Il rapporto fra il Presidente e un suo dirigente deve essere fondato sulla fiducia reciproca e il rispetto per i ruoli.
Il Presidente Cairo parlando di un eventuale interesse della Roma nei miei confronti e ricordando che sono vincolato da un altro anno di contratto, ha rimarcato che “sarebbe una cosa grave se ci fossero i contatti con la Roma, che è in lotta con noi per l’Europa”. Ha aggiunto il Presidente che “vorrebbe dire che c’è un conflitto di interessi”. Francamente non capisco in che modo potrebbe concretizzarsi tale conflitto di interessi e l’eventuale avvicinamento di un’altra società è semplicemente la prova che il lavoro svolto sia stato di primo livello e il “mio” Presidente ne dovrebbe solo essere orgoglioso.
Mi dispiace dover constatare, quindi, che forse è il Presidente Cairo che non ha più fiducia nei miei confronti e ne prendo atto con rammarico. Mi dispiace che si possa anche solo pensare di mettere in dubbio la mia correttezza e la mia onestà, che ho dimostrato in oltre 30 anni di vita nel calcio, prima da giocatore e poi da direttore sportivo. Non sarà certo l’apprezzamento o anche l’interesse da parte di altri club per il mio futuro a creare ombre sulla mia serietà e trasparenza. Sino al termine della stagione resterò impegnato per puntare al massimo dei risultati possibili con il Torino e solo a fine campionato mi incontrerò con il presidente Cairo per fare un bilancio del lavoro svolto in quest’ultima annata. Soltanto in quella occasione affronteremo ogni discorso relativo al futuro. Sino alla conclusione del campionato sarò concentrato esclusivamente sul Torino. Intendo rassicurare il “mio” Presidente : non c’è alcun conflitto di interessi, ci sarà tempo e modo per scrivere il nostro futuro ma, indipendentemente dalle rispettive scelte, nessuno potrà cancellare la mia correttezza professionale".