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Il Torino vuole Paulinho: incontrato il procuratore
Cerci&Immobile, come una formula, un tutt'uno; è così che lo scrivono i tifosi. E oltre a sottolineare l'intesa fra i due, questa è una delle tante piccole spie che rivelano la voglia di mantenerli uniti e al tempo stesso il timore di vederli invece dividersi una volta che sarà finito questo campionato, come una favola che si spezza quando invece i bimbi del Toro avrebbero un gran bisogno del finale “e vissero per sempre felici e contenti”. La realtà, ben più cruda, dice che sicurezze sul futuro dei due nuovi gemelli non ce ne sono, per cui la dirigenza del Torino si muove per valutare le eventuali alternative.
INCONTRO CON L'AGENTE - E l'ha fatto alcuni giorni fa incontrando, in gran segreto, l'entourage di Paulo Sergio Betanin, meglio noto come Paulinho, centravanti, trascinatore e vicecapitano del Livorno, autore quest'anno di 13 reti in campionato. Non è nuovo il gradimento granata verso il 28enne brasiliano ma mai prima d'ora si era passati alle vie di fatto. Quest'anno la punta amaranto ha definitivamente dimostrato di poter dire la sua anche in Serie A, dopo aver segnato valanghe di gol nelle categorie inferiori; da dieci anni in Italia, di cui sette con la maglia del Livorno, ha acquisito quella maturità tattica e tecnica che piace a Giampiero Ventura.
INTERESSE REALE - Il primo incontro è stato interlocutorio, ma Petrachi ha fatto capire quanto serie siano le intenzioni granata, subordinate alla mancata permenenza di Immobile; di cifre si è comunque appena accennato. Lo stipendio attualmente percepito da Paulinho contribuisce a ingolosire Cairo: i 400mila euro che gli garantisce Spinelli verrebbero senz'altro aumentati, ma si rimarrebbe comunque ampiamente in questi standard. Sarà sul prezzo del cartellino che ci sarà da lavorare: il Southampton si vide rifiutare un'offerta di 6 milioni, mentre il presidente dei toscani dovette addirittura riflettere su quella di 10 milioni arrivata dalla Sampdoria. Il tutto sperando ancora, per parte granata, di trattenere i propri attuali bomber e dunque annullare la trattativa.
INCONTRO CON L'AGENTE - E l'ha fatto alcuni giorni fa incontrando, in gran segreto, l'entourage di Paulo Sergio Betanin, meglio noto come Paulinho, centravanti, trascinatore e vicecapitano del Livorno, autore quest'anno di 13 reti in campionato. Non è nuovo il gradimento granata verso il 28enne brasiliano ma mai prima d'ora si era passati alle vie di fatto. Quest'anno la punta amaranto ha definitivamente dimostrato di poter dire la sua anche in Serie A, dopo aver segnato valanghe di gol nelle categorie inferiori; da dieci anni in Italia, di cui sette con la maglia del Livorno, ha acquisito quella maturità tattica e tecnica che piace a Giampiero Ventura.
INTERESSE REALE - Il primo incontro è stato interlocutorio, ma Petrachi ha fatto capire quanto serie siano le intenzioni granata, subordinate alla mancata permenenza di Immobile; di cifre si è comunque appena accennato. Lo stipendio attualmente percepito da Paulinho contribuisce a ingolosire Cairo: i 400mila euro che gli garantisce Spinelli verrebbero senz'altro aumentati, ma si rimarrebbe comunque ampiamente in questi standard. Sarà sul prezzo del cartellino che ci sarà da lavorare: il Southampton si vide rifiutare un'offerta di 6 milioni, mentre il presidente dei toscani dovette addirittura riflettere su quella di 10 milioni arrivata dalla Sampdoria. Il tutto sperando ancora, per parte granata, di trattenere i propri attuali bomber e dunque annullare la trattativa.