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Niang al bivio: svolta o addio al Torino
NIANG, ORA O MAI PIU' - Niang ha la possibilità di festeggiare il proprio compleanno facendosi un bel regalo: dimostrare di non essere quell'eterna promessa che non riesce mai a sbocciare, ma di essere un calciatore in grado di poter fare davvero la differenza in un campionato come la serie A. Le prossime partite, a partire dall'ottavo di finale di Coppa Italia contro la Roma in programma domani pomeriggio all'Olimpico, saranno un banco di prova importante per il numero 11 granata, l'ultima occasione per dimostrare di essere all'altezza di una squadra che ha ambizioni europee come il Torino. Sinisa Mihajlovic, che la scorsa estate lo ha voluto ad ogni costo nella sua squadra, bloccando anche le trattative per altri giocatori dalle caratteristiche simile, gli darà ancora un'occasione, ma Niang non potrà più sbagliare.
IPOTESI CESSIONE A FINE ANNO - Il rendimento avuto finora dall'attaccante non ha soddisfatto i tifosi, ma neanche il presidente Urbano Cairo, soprattutto considerando la cifra spesa per acquistarlo dal Milan. Se Niang non dovesse convincere neanche nelle prossime partite a fine stagione potrebbe finire nella lista dei cedibili: lo Spartak Mosca, che già aveva cercato l'attaccante in estate formulando al Milan anche un'offerta maggiore rispetto a quella del Torino, continua a tenerlo sotto osservazione e il presidente granata potrebbe decidere di venderlo proprio in Russia, per recuperare per lo meno i 15 milioni di euro investiti per comprarlo. Ovviamente Niang permettendo: come i tifosi rossoneri ricorderanno, fu proprio il calciatore a rifiutare lo Spartak Mosca lo scorso agosto per poter raggiungere Mihajlovic al Toro.