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    Torino, Moretti dà l'addio al calcio: 'Chiudo una parentesi importante della mia vita'

    Torino, Moretti dà l'addio al calcio: 'Chiudo una parentesi importante della mia vita'

    • Andrea Piva
    “Ringrazio tutti voi per essere qui oggi, è veramente un piacere. Non sarà semplice. Non so cosa si dice in questi casi, stamattina parlando con Daniele (Baselli, ndr) gli ho detto che avevo provato a preparami qualcosa ma non ci riuscirò. Domenica sarà l’ultima volta che mi vestirò da calciatore ma sono felice”. Ha iniziato con queste parole Emiliano Moretti la conferenza stampa in cui ha annunciato l’addio al calcio. Presenti nella sala stampa del Grande Torino anche il presidente Urbano Cairo, l’allenatore Walter Mazzarri e tutti i calciatori del Torino oltre che lo staff tecnico. 

    “Chiuderò una parentesi importante della mia vita, credo sia il momento giusto. Devo fare tanti ringraziamenti e chiedo scuso se mi dimenticherò qualcuno: comincio dai mia mamma e mio papà, dai mio fratello e da mia sorella. In questi anni ho incontrato tante persone che ricorderà con piacerò, sei anni fa ho iniziato una nova fase della mia carriera grazie al presidente Cairo e al direttore Petrachi che mi hanno preso dal Genoa, in una fase non brillante della mia carriera e hanno creduto in me. Ci tengo a ringraziare anche tutti i tifosi che mi hanno sempre sostenuto. Con mia moglie e i miei figli devo quasi scusarmi, perché sono un tipo pesante, il mio lavoro lo vivo in un certo modo” ha dichiarato Moretti prima di fermarsi per l’emozione. “Loro sono le persone più importanti per me, è giusto che lo sappiano”.

    “Bisogna essere coscienti di quello che si è, io ho un’idea che per quanto un calciatore possa essere stato più o meno bravo questo non vuol dire che sarà capace di fare anche altro cose. Per me è già tantissimo che il presidente abbia scelto di darmi la possibilità di entrare in dirigenza, avrò tanto da imparare e ne sono contento. Per me è un piacere poter imparare”. 

    Moretti ha poi spiegato cosa prova ora: “Il sentimento che ho dentro in questo momento è di gioia, di orgoglio. Sono cosciente di non essere mai stato un campione, quello che sono riuscito ad avere nella mia carriera per me è tantissimo. In questi giorni mi sono guardato un po’ indietro, ho guardato i numeri e sono bellissimi. Sono orgoglioso di aver fatto quello che ho fatto”.

    Moretti ha poi voluto lodare i compagni: “Per noi questo è stato un anno importante, dove abbiamo fatto delle cose belle dove purtroppo non abbiamo raggiunto l’obiettivo. Tutti siamo cresciuti tantissimo, questa squadra è cresciuta in maniera esponenziale. Quello che è successo domenica a Empoli, alla fine di quella che per noi è stata la partita più brutta dell’anno, con l’abbracci finale dei tifosi ci deve rimanere in mente. I ragazzi li ho ringraziati perché mi hanno fatto vivere una stagione davvero bella, è un peccato che questi ragazzi il prossimo anno non possano giocare in Europa”. 

    Il difensore ha poi ammesso che avrebbe forse continuato se il Torino si fosse qualificato alla Champions League: “C’è stato un momento dell’anno in cui ho sognato anche io un’Europa ancora più importante, lì mi sono detto che se fosse arrivata avrei potuto continuare. Ma questa scelta l’ho maturata già da mesi”.

    Poi sul suo esordio in Nazionale arrivato a 33 anni: “Io non sono mai stato un calciatore da Nazionale, in quel momento era la mia squadra che andava in Nazionale. Io ci sono arrivato perché i miei compagni in quel momento andavano a 3.000 e io ho approfittato di questo momento”.

    Il ricordo più emozionanti al Torino? Moretti ne sceglie tre: “Questa al Toro è stata l’esperienza più importante della mia carriera, quella che mi ha dato di più e quella in cui sono riuscito a dare di più io. E’ difficile ricordare qualche episodio in particolare, ce ne sono stati talmente tanti. Tra quelli che mi porterò dietro ci sono il derby vinto, il ritorno da Bilbao in aeroporto e il fine partita di Empoli”.

    Prima della fine della conferenza stampa sono intervenuto anche alcuni compagni di squadra di Moretti. “Ci tenevo a ringraziarti da parte di tutto il gruppo, perché ti meriti tutto il bene del mondo. Noi ti abbiamo ammirato, tanti ragazzi dovrebbe seguire il tuo esempio. Quindi Grazie” ha dichiarato Antonio Rosati. Poi il capitano Andrea Belotti: “Ti volevo ringraziare per tutto quello che hai fatto per noi, hai lasciato un pezzo di te dentro ognuno di noi. Ricevere un consiglio da una persona come te ci ha fatto crescere. Ti voglio ringraziare per la professionalità che hai messo in campo, sia durante le partite che durante gli allenamenti, spero che sia di stimolo per tanti ragazzi”. 

    Anche Walter Mazzarri ha speso alcune parole per Emiliano Moretti: “Emiliano è stato un punto di riferimento in questa stagione, sono convinto che poteva stare un altro anno a fare da esempio. Secondo me è ancora un giocatore importante e ha contribuito a far sì che squadra avesse un’anima, nello spogliatoio ci vogliono uomini così. Penso che lui rimanga in società e ci darà una mano lo stesso, Lo dico con rammarico perché secondo me sarebbe ancora utile”.

    Il presidente Urbano Cairo ha poi annunciato che Moretti resterà al Torino com dirigente: “Ho provato a convincerlo, anche con il mister, a continuare ancora un anno ma non ci sono riuscito. Emiliano rimarrà in società, me lo tengo vicino. E’ una persona per bene, con la testa sulle spalle. Fa le cose con molta saggezza e intelligenza, capisce il mondo del calcio. Per noi sarà fondamentale. Ora Emiliano studia da dirigente ma sono sicuro che sarà un grande dirigente”.

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