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    Mihajlovic: 'Nessuna problema coi giocatori, chi lo scrive è un giornalaio. Futuro? Ho un anno di contratto...'

    Mihajlovic: 'Nessuna problema coi giocatori, chi lo scrive è un giornalaio. Futuro? Ho un anno di contratto...'

    • Andrea Piva
    Domani sera contro il Sassuolo il Torino chiuderà, davanti ai propri tifosi, il campionato 2016/2017. Il tecnico granata, Sinisa Mihajlovic, in conferenza stampa, presenta la partita di domani. “L'inaugurazione del Filadelfia è un momento che i tifosi del Toro si aspettavano da anni. Solo chi conosce, capisce e onora il proprio passato è pronto ad avere un grande futuro. È stata una grande emozione, ci ha trasmesso anche qualcosa di importante. Vedere anche tutte quelle bandiere granata dà emozioni forti, avere un centro sportivo così nel cuore della città credo che possa portare qualche punto in più. La Sisport non era il campo migliore per potersi allenare nelle migliori condizioni”.
    CONTRASTI CON LA SQUADRA - “Ho letto ricostruzioni molto fantasiose sulla scelta di non proseguire il ritiro, anche i presunti dissidi con la squadra sono tutte fantasie. Dico a chi ha scritto queste cose che è un giornalaio. Dopo la partita contro il Genoa ho avuto un tranquillo colloquio con la squadra, domani vogliamo chiudere bene il campionato. Domani voglio vedere voglia e spirito giusto da parte della squadra. Nelle ultime due giornate abbiamo giocato contro squadre che non ha particolari motivazioni, per cui non avremmo alibi”.

    BILANCIO - “Ora che finisce il campionato è il momento di fare autocritica, ma bisogna anche evidenziare le cose buone fatte. Non facciamo passare in secondo piano tante cose buone che abbiamo fatto: penso che la gente si è divertita in molte partite, abbiamo riportato lo spirito Toro, abbiamo lanciato alcuni giovani, abbiamo ridato smalto a giocatori che arrivavano da stagioni meno felici, abbiamo migliorato tutta la rosa, i giocatori valgono di più rispetto a prima e non penso solo a Belotti. Davanti abbiamo tutte le squadre più forti, tutte quelle che sono davanti a noi sono più attrezzate. L'obiettivo dell'anno prossimo è quello di stare nel gruppo delle più forti”.

    FUTURO - Mihajlovic ha poi parlato del suo futuro. “Il mio futuro? Ho un contatto di un altro anno, poi vedremo cosa succede. L'importante è che quando stai in una squadra, dai al massimo. Da altre parti vedo che c'è più entusiasmo rispetto a quello che c'è qua, magari tutti si aspettavano di andare in Europa League, ma io ho detto che questo è l'obiettivo da raggiungere in un paio d'anni. Il prossimo anno abbiamo la possibilità di fare un campionato migliore di quello di quest'anno, che è già stato migliore di quello dell'anno scorso. Questa stagione mi ha lasciato molto a livello emozionale. Essere l'allenatore del Torino, essere amato dai tifosi, lavorare con questi ragazzi che sono tutti dei bravi ragazzi sono tutte cose che mi hanno lasciato molto. Essere l'allenatore del Torino è certamente un motivo d'orgoglio”, 

    LA FORMAZIONE - “La formazione di domani? In porta ci andrà Hart, il terzino destro sarà De Silvestri, a sinistra Barreca, al centro Rossettini e Moretti, a centrocampo Acquah, Valdifiori e Baselli, in attacco Falque, Belotti e Boyé. Giocheremo con il 4-3-3”.

    BELOTTI - “Belotti ha un contratto, inutile fasciarsi ora la testa prima di rompersela. Se ci sarà saremo tutti contenti, se non ci sarà rispetteremo la sua scelta e avremmo i soldi per rifare la squadra. Il modulo del prossimo anno con Belotti? Il modulo è secondario, quello che conta è l'atteggiamento”.

    OBIETTIVO EUROPA - “L'Europa League il prossimo anno? Dipenderà dal mercato che si fa. Io e la società sappiamo di che giocatori abbiamo bisogno, cercheremo di prenderli. Poi, a fine mercato, si faranno i conti e si capirà se si potrà lottare o no per l'Europa”.

    I NUOVI - Infine, Mihajlovic parla dei nuovi acquisti Lyanco e Milinkovic-Savic. “Lyanco ha dimostrato di poter giocare, di poter essere protagonista il prossimo anno. Milinkovic-Savic invece no. Secondo me ci sono alcuni giovani che hanno bisogno di giocare da altre parti. Stando in panchina è difficile migliorare, per cui alcuni giovani è meglio andare in prestito”: 

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