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Torino, Mihajlovic: 'Le pressioni mi piacciono, fanno parte del mio lavoro'
Il tecnico granata ha parlato della Lazio. “Sicuramente ora stiamo meglio, ma è anche vero che abbiamo incontrato squadre importanti. E ora giochiamo con la Lazio e il Napoli. Ci sono alcuni momenti in stagione in cui bisogna stringere i denti e restare attaccati al gruppo, altri in cui mettere la freccia: ora noi siamo nella prima fase. Ci mancano 4-5 punti delle ultime partite. Ora incontreremo due squadre che sono più forti di noi ma se giochiamo come sappiamo e mettiamo in campo più convinzione e cattiveria allora possiamo fare risultato. Il nostro obiettivo è rimanere attaccati al gruppo per l'Europa, la classifica è molto corta. La Lazio è forte, è una squadra messa bene in campo, ha giocatori di qualità e una panchina lunga. Forse le manca anche qualche punto, per fare risultato dobbiamo dare una grande partita. La Lazio è insieme all'Inter la squadra più sorprendente del campionato”.
Mihajlovic si è anche soffermato sulle pressioni e sulle critiche dei tifosi. “Le pressioni? Fanno parte del mio lavoro. Quando non ci sono non mi piacciono. Io vedo la squadra tutti i giorni, so come erano i giocatori prima e come sono ora: i tifosi possono fischiare, i giornali possono criticare ma io so cosa succede e so cosa posso aspettarmi. Abbiamo fatto qualche errore di troppo ma il campionato è ancora lungo. I fischi dei tifosi? Sta a noi tramutarli in applausi. Nelle ultime partite abbiamo fatto il massimo che potevamo fare”.
Sulla formazione che scenderà in campo all'Olimpico. “Ci sarà qualche cambio rispetto all'ultima partita ma nessuna bocciatura. I punti che ci mancano non sono quelli di domenica con l'Atalanta o quelli a San Siro contro Inter e Milan: quelli sono stati tre pareggi meritati”.
Infine, Mihajlovic ha parlato anche dell'imminente sessione di calciomercato. “A gennaio va preso sicuramente un centravanti, Sadiq ha dimostrato di non essere adatto a questi livelli. Mi aspetto poi che Niang, Boyé e Berenguer diano di più”.